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MasterChef 7, l'intervista al vincitore Simone Scipione: "Cosa faccio con i 100mila euro"

Alessandra Menzani
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Lo chiamano il "giovane vecchio". Simone Scipioni ha 22 anni e i baffetti alla D'Alema, ama il suo paese delle Marche, i sapori di mare e di terra di casa, la vita tranquilla. E' lui il settimo MasterChef  italiano, nella sfida finale su Sky Uno ha battuto Caterina, vinto 100mila euro la pubblicazione di un libro di ricette che esce il 19 marzo per Baldini e Castoldi.  Una finale con Alberto sarebbe stata più difficile? "Mah. Sin dall'inizio ho visto in Caterina una delle più brave e predisposte. Ha un'ottima manualità. E' un vero soldato, quindi per me era lei, sin dall'inizio, la più temibile". Se dovessi aprire in un ristorante, lo apriresti nel tuo paesello o in una grande città? "Per ora la vincita la tengo da parte. Quando sarò pronto, ho l'obbiettivo di lanciare un'attività a Montecosaro". Farai tv? "Non è nei miei piani. Se ci fosse un programma legato alla cucina ci penserei, ovviamente, ma non andrò in un reality...". Come Rachida? "Esatto". E' stato difficile mantenere il segreto sulla tua vittoria? (Masterchef è registrato mesi prima) "Difficilissimo, perché a differenza di quello che sembra sono molto pettegolo e chiacchierone. Poi vivendo in una realtà piccola dove tutti si conoscono a maggior ragione. Volevo che per tutti fosse una sorpresa. Lo sapevano solo in pochi, mia sorella e mio cognato che erano con me in finale". Soffri ancora per la storia dell'acqua di Denise? "Sì, perché una mia distrazione ha contribuito all'errore. Ma grazie a Dio non ha mai pensato che fossi in mala fede quindi non è stato bisogno alcun chiarimento".  Un altro momento in cui ti sei trovato in difficoltà? "Quando ho completamente sbagliato il piatto dello chef Locatelli. Meno male che qualcuno lo ha fatto peggio di me". Un aggettivo per ogni giudice. Bastianich? "Persona seria". Klugman. "Esigente ma obbiettiva". Barbieri. "Un fanciullo, in senso buono". Cannavacciuolo. "Delicato". Preferisci cucinare per te stesso, per la famiglia o per una ragazza da conquistare? "Beh, per me l'amore della cucina nasce dall'amore per il cibo. Quindi fare un piatto e poi mangiarlo è il massimo. Poi vengono tutti gli altri".  La massima libidine? "Andare la mattina dal pescivendolo, comprarsi una quintalata di pesce fresco, fare un risotto e poi mangiarlo da solo".  Un tipo socievole. "Sono così di carattere, è fisiologico. Anche se sono in compagnia, in vacanza, a un certo punto mi isolo, magari solo un'ora. Se no faccio un omicidio!". di Alessandra Menzani 

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