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Toto Cotugno, il miracolo sulla sua malattia gravissima: come gli cambiò la vita il no a Berlusconi

Gino Coala
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Si sente come un miracolato Toto Cotugno, scampato a una terribile malattia che gli ha fatto completamente cambiare prospettiva di vita. Intervistato dal Giorno, il cantautore di 74 anni ha raccontato la scoperta terribile di qualche tempo fa: "Avevo un cancro maligno alla prostata in fase così avanzata che le metastasi arrivavano quasi ai polmoni, avessero raggiunto entrambi i reni sarei stato spacciato. Me ne tolsero uno e il prof. Rigatti del San Raffaele disse a mia moglie: noi tentiamo, ma l'operazione è molto difficile. Andò bene". Mentre oggi fa il pieno di pubblico nell'Est Europa, in Russia è un divo indiscusso, in Italia sembra quasi scomparso. Eppure agli inizi degli anni '90 dominava la scena televisiva, tanto da attirare le attenzioni di Silvio Berlusconi che fece di tutto per portarlo sulle sue reti: "Conducevo Piacere Raiuno ed era il mio momento di massima popolarità. Ricevetti un invito da Arcore, dove trovai il Cavaliere ad accogliermi in tuta da ginnastica vicino al famoso pianoforte bianco che tiene in sala. Mi fece fare il giro della casa, compreso l'angolo del giardino in cui sarebbe dovuto sorgere il suo mausoleo e la piscina sotterranea circondata da televisori sintonizzati sui principali canali del pianeta. Iniziò a parlare di donne e nel pomeriggio, facendo leva sulla mia fede rossonera, mi portò a San Siro in elicottero per assistere a Milan-Genoa dopo avermi regalato un orologio da polso con il suo nome. Fu al Meazza che mi salutò, dopo avermi sussurrato all'orecchio: 'A lei i soldini piacciono? Venga qui con noi che ne guadagnerà parecchi'. Nonostante tutte quelle attenzioni, dissi di no perché avevo promesso alla Rai di fare Domenica In, volevo rispettare la parola".

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