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Addio a Elisabetta Terabust, stella della danza

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Roma, 5 feb. (AdnKronos) - Si è spenta Elisabetta Terabust. La ballerina, nata a Varese nel 1946, è morta questa notte a Roma, era attualmente direttrice onoraria della Scuola di ballo del Teatro dell'Opera di Roma, dove aveva studiato sotto la direzione della scaligera Attilia Radice. Proprio all'Opera di Roma è stata legata gran parte della carriera della danzatrice che ha fatto parte del suo Corpo di ballo, divenendone prima ballerina nel 1966 ed étoile nel 1972. Terabust è stata prima ballerina anche del Ballet de Marseille, diretto da Roland Petit; ha danzato a Londra con il London Festival Ballet, oggi English National Ballet; è stata direttrice del Corpo di ballo dell'Opera di Roma e di quelli del Teatro alla Scala e del San Carlo di Napoli, oltre che della compagnia stabile del maggio Musicale Fiorentino, MaggioDanza. "Con Elisabetta Terabust - dichiara in una nota il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini - scompare una grande interprete della scuola italiana di danza, capace di esprimere ricerca e innovazione sia nella lunga e feconda carriera sul palco, sia nella direzione di alcuni dei più importanti corpi di ballo del Paese". Il Teatro alla Scala e il suo Corpo di ballo sono in lutto per la scomparsa di Elisabetta Terabust cui sarà dedicata, il 10 marzo, la recita inaugurale del trittico Mahler 10 / Petite Mort / Boléro; per ricordarla, prima della rappresentazione di Goldberg-Variationen di domani sera verrà osservato un minuto di silenzio. "Artista e interprete versatile, di grande generosità e sensibile alle innovazioni dei coreografi contemporanei come al grande repertorio classico, ha danzato con i più grandi ballerini del nostro tempo, da Rudolf Nureyev a Erik Bruhn, da Paolo Bortoluzzi a Peter Schaufuss e Patrice Bart, e per coreografi straordinari tra i quali Roland Petit e con lo stesso entusiasmo e apertura culturale e artistica ha assunto l'incarico della direzione del Corpo di ballo scaligero per quattro anni dal 1993 al 1997", ricorda il Teatro in una nota. "Attenta alle nuove energie coreografiche (ricordiamo il Progetto Contemporaneo alla Scala) e alle nuove generazioni, ha fatto emergere nuovi talenti primi fra tutti gli allora giovanissimi Roberto Bolle e Massimo Murru e portato alla Scala importanti coreografi in repertorio tra cui MacMillan e Glen Tetley; sempre alla Scala è tornata, nuovamente come direttrice nel 2007 - 2008. In una intervista rilasciata a 'Il Tempo' diversi anni fa, una frase che sintetizza il suo pensiero: 'Il repertorio del passato non morirà mai. Ma il pubblico ama anche la buona danza contemporanea: perché la danza è una, purché sia di alta qualità'". Grande cordoglio anche del Teatro di San Carlo, della sovrintendente Rosanna Purchia, del direttore del Corpo di ballo Giuseppe Picone, di tutti i ballerini della Fondazione Lirica campana, del direttore Fournial e degli allievi della Scuola di ballo. “La danza, i corpi di ballo italiani le sono immensamente riconoscenti - afferma Giuseppe Picone - perché la Signora Terabust ha dato tanto a tutti noi. E' stata una personalità straordinaria che ha segnato profondamente con la sua grande arte la storia della danza italiana”.

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