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Mario Balotelli, addio al Milan: i tifosi vip esultano su Twitter

Gian Marco Crevatin
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Mario Balotelli se ne va. "E' il mio ultimo giorno a Milanello" fa sapere il bomber arrivando al centro sportivo in Ferrari. Addio al Milan, direzione Regno Unito: dopo il Manchester City, ecco il Liverpool. Ma se a qualche fan scende una lacrima per un talento mai del tutto espresso, non tutti i supporter si disperano per la partenza del numero 45. Anzi. Chi di social ferisce spesso di social perisce. E Balotelli in quest'ultimo anno, seppur idealmente, ha "ferito" parecchio. E allora, nel giorno del commiato, parecchi addetti ai lavori, giornalisti, tifosi vip o semplici appassionati hanno sfogato sui social - appunto - il loro sollievo, non risparmiando all'ex City qualche staffilata. "Finalmente" - Matteo Salvini ad Affaritaliani.it ha confidato: "Sono contento! Era un anno che dicevo che Balotelli ha grandi numeri in campo ma non ha la testa". Il segretario della Lega Nord ha poi rincarato la dose, puntando il dito contro la scarsa modestia del numero 45: "Ora il Milan punti su El Shaarawy, ha più equilibrio e più umiltà". Su Twitter scherza Paolo Giordano, che ha da ridire sull'apporto alla causa rossonera dell bomber della Nazionale: "La cosa più grande che Balotelli ha fatto in Italia è stata la gigantografia in Duomo a Milano". Della stessa idea pare Andrea Scanzi, il giornalista del Fatto Quotidiano che la butta sul politico: "La cessione di Balotelli ha unito l'Italia come nessun politico è mai riuscito a fare." Eccezziunale veramente - Poi un tifoso rossonero doc, Diego Abatantuono che dal canto suo ci scherza su e ironizza sull'attitudine gossippara dell'attaccante: "Balotelli verso l'Inghilterra... Signorini disperato!". Non poteva mancare all'appello neanche il super tifoso milanista Vittorio Zucconi, che, spazientito dalle cifre sproporzionate del contrattino inglese pronto per Supermario sbotta: "Posso dire senza ricevere valanghe delle solite banalità sui soldi che Balotelli comincia a farmi pena? Povero ricchissimo bambino". Chiosa implacabile Bobo Vieri: "Oggi Galliani ha fatto il più grande COLPO della storia del MILAN". Da Bobogol, il colpo di grazia. Avevano detto - Amato poco sin dai primi giorni - da tifosi e dirigenza milanista - Balotelli si è confermato come una sorta di Re Mida al contrario del calcio italiano: se a livello internazionale Mario gode di ottima stampa (copertine a destra e a manca, Sports Illustrated e Time su tutte) l'Italia pallonara l'ha spesso scaricato e ridimensionato, pure a livello tecnico. Celebre la "mela marcia" del Presidente Silvio Berlusconi, una frecciata soltanto pochi giorni prima del suo sbarco rossonero: "Mi spiace doverlo dire, ma nel Milan è molto importante l'aspetto umano. Se metti una mela marcia nello spogliatoio può infettare tutti gli altri", disse il presidente. La verità di Emilio Fede... - E oggi, nei minuti del nuovo addio all'Italia del presunto super-Mario, a un anno e mezzo di distanza dalla pluricitata "mela marcia", è Emilio Fede che sempre ad Affaritaliani.it dice: "Berlusconi lo ha venduto non per una questione economica. Ma perché si è reso conto che non è più governabile". L'ex direttore del Tg4, rossonero doc, aggiunge: "Berlusconi non vuole comandare ma essere ascoltato. Diciamo che Balotelli è, tra virgolette, troppo capriccioso. Ovvero disordinato". Insomma, neanche Fede si dispera per l'addio del bomber: "Oggi Balotelli aveva perso credibilità tra i tifosi del Milan che non erano più pronti a sostenerlo. Aveva perso credibilità sul piano umano e atletico. Insomma, non è più quello di prima. Il giudizio di Berlusconi è completo e ricordiamoci che non lo ha voluto lui...".

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