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Zamparini scatenato: "Platini non capisce un c..." Poi appoggia Della Valle e attacca Blatter e Andrea Agnelli

Gian Marco Crevatin
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E' il solito, pirotecnico, Maurizio Zamparini: il vulcanico presidente del Palermo se la prende con tutti, in primis con l'ex stella della Juventus Michel Platini. Al presidente Uefa Zamparini rimprovera l'idiosincrasia dell'ex campione bianconero per la moviola: "Platini? Ho letto che è contro la moviola ma deve ricordarsi che fino a poco fa faceva il giocatore e sparare sentenze non è compito suo, che c... ne sa - ha detto a La Zanzara su Radio 24. Poi rincara la dose e se la prende pure col numero uno della Fifa Joseph Blatter, e li partono le scintille: "Solo perché l'hanno nominato presidente dell'Uefa (Platini, ndr) pensa di poter sparare, anche sul calcio italiano. Abbiamo già Blatter, questo svizzerotto che ci chiama razzisti e non venne neanche a premiarci al Mondiale. Ma quale lezione pensa di dare all'Italia da quel pulpito, noi possiamo dare tante lezioni a lui. Platini è il francesino con la puzza sotto al naso, ci tratta come sudditi, è la loro mentalità, che parli di cavoli suoi dei francesi, non dobbiamo darci peso" Agnelli e Della Valle - Pure sulle polemiche di casa nostra il presidente rosanero non si tira indietro, difendendo Tavecchio e attaccando, al contrario il presidente della Juventus Andrea Agnelli: "Tavecchio lo hanno criminalizzato per una battuta, ma lo volevano attaccare perché è una lotta di potere tra il clan Agnelli e il clan Lotito. Ma ha ragione Della Valle, gli Agnelli hanno preso tanto dall'Italia e poi via, come i piemontesi quando hanno detto che hanno liberato il sud, sono andati, hanno preso tutto e sono andati via. Marchionne può pagare le tasse dove vuole, ma non venga a farci lezioni su come si fa impresa in Italia. A me non piace la Fiat come centro di potere. Quindici anni fa la Fiat sembrava fallita, adesso è un colosso mondiale con la crisi dell'auto. Come mai? Forse sono nella cricca del Bilderberg, di quelle cose là

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