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Cesena, esonerato Bisoli. Offerta la panchina a Ballardini e Reya, loro rifiutano

Mirko Mazzola
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Finisce, l'8 dicembre il sodalizio tra Pierpaolo Bisoli ed il Cesena. Oggi infatti la società ha rilasciato il comunicato d'esonero. A costare caro al tecnico bolognese la rimonta subita sul campo dell'Atalanta (da 2-0 a 3-2) nell'ultima di campionato che relega gli emiliani al penultimo posto in classifica. In 14 partite una sola vittoria, col Parma (appunto ultima in classifica), poi 5 pareggi e 8 sconfitte. Il rimpiazzo - Resta ancora un mistero il nome del sostituto, inizialmente dato per certo l'arrivo di Davide Ballardini, contattato già tre anni fa ma proprio come allora è arrivato in mattinata il no del 50enne di Ravenna. Ora dopo che anche Edy Reja ha rifiutato l'incarico, i candidati favoriti sembrano essere Mimmo Di Carlo e Alessandro Calori. Quello di Waltre Zenga invece è più che mai una indiscrezione soprattutto dal punto di vista economico dato che il presidente del Cavalluccio, mette sul piatto circa 200-250 mila euro. A volte ritornano - La storia di Bisoli col Cesena ha radici impiantate nel 2008 quando per due anni fino al 2010 condusse i bianconeri, conquistando due promozioni dalla Prima Divisione alla B e dalla serie cadetta alla A. Nel settembre 2012 il ritorno, subentrando a Nicola Campedelli che in tre uscite stagionali aveva conquistato zero punti in Serie B. Allora la stagione si concluse con la salvezza e in quella successiva 2013-2014 Bisoli portò i suoi ai play-off, attraverso i quali approdò in A battendo in finale il Latina.

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