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Orrore alla partita
Octavio Cantanhede
Un orrore e una violenza simili non si sono mai visti in un campo da calcio. Domenica scorsa, una partita nel Maranhao, in Brasile, si è conclusa con l'omicidio di un calciatore e lo sgozzamento e la decapitazione dell'arbitro. Secondo la ricostruzione della polizia, tutto è iniziato quando l'arbitro Octavio da Silva Cantanhede Giordano, 20 anni, ha mostrato il cartellino rosso a Josemir Santos Abreu, di 30. A quel punto il calciatore, furibondo ha mandato a quel paese e ha tirato un calcio all'arbitro che ha tirato fuori un coltello e lo ha pugnalato al petto uccidendolo.
Qualche istante dopo, una parte della folla è scesa in campo e ha legato, picchiato, lapidato e poi squartato Octavio Cantanhede. E infine ha appeso la testa dell'arbitro ad un palo. Il linciaggio è stato ripreso da molti cellulari ed è finito sui social network. Un uomo è già stato arrestato mentre altre due persone, già identificate, sono al momento ricercate dalla polizia.
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Commenti all'articolo
darkstar
08 Luglio 2013 - 16:04
Gli stati multirazziali, paradisi terrestri
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imahfu
08 Luglio 2013 - 13:01
perché Silvio non vuol fare l'arbitro - ma il padrone - delle larghe intese
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antoniofasano
07 Luglio 2013 - 11:11
il problema è berlusconi. A prescindere!
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