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Supercoppa italiana, l'incubo della telecronaca Rai: tutti gli strafalcioni di Alberto Rimedio

Giulio Bucchi
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Nella Supercoppa italiana giocata domenica, peggio della difesa della Juve c' è stata solo la telecronaca Rai. Tanto che nel finale, nonostante una prestazione per lunghi tratti imbarazzante, scopriamo che i bianconeri sono comunque riusciti a battere la Lazio. Sì, avete letto bene. È il 93' e il telecronista Alberto Rimedio esclama: «Murgia segna il gol che riporta in vantaggio la Juve!». La Vecchia Signora l' ha sfangata. Ma allora perché esultano quelli in biancoceleste? Ovvio, perché Murgia è della Lazio. E che fuoriclasse: «Con le dovute proporzioni quanto a importanza», sottolinea un Rimedio in versione amarcord, «è sembrato Rivera nella famosa semifinale Italia-Germania 4-3 di Messico 70». Però... E che dire della spalla tecnica, il profetico Alberto Zaccheroni, che nel prepartita avvertiva: «Per Inzaghi l' assenza di Keita si farà sentire moltissimo». Albe', dacce i numeri der Lotto! Ma attenzione, sempre da Rimedio apprendiamo anche che Simone Inzaghi, fino alla stagione scorsa, quindi a 41 anni, guidava l' attacco della Lazio: altro che Gerovital! Andiamo avanti. All' 88', dopo l' ammonizione di Immobile, Rimedio viene assalito da un dubbio: cosa starà annotando l' arbitro Massa sul taccuino? «Annota qualcosa, annota qualcosa Massa, ma onestamente non sappiamo cos' abbia scritto». Velo pietoso, ma che non sminuisce la Lazio, una squadra davvero bella, come ci suggerisce Mario Sconcerti a fine gara: «A modo suo il Real Madrid (contro la Juve, ndr) aveva la stessa nuvola di centrocampisti della Lazio». Hai capito perché Benatia, che scopriamo aver militato per «5 stagioni» anziché una sola alla Roma, è andato in confusione? Se poi ci mettiamo che la Juve quest' anno ha perso Dani Alves, che non è andato al Psg ma al «Manchester City» (#NonC' èRimedio), e che i compagni di squadra erano in tilt perché non sapevano più se giocavano con «Alex Sandro», «Alèx Sandro» o il francese «Alexis Sandro» sulla sinistra, e sulla destra non capivano se c' era «Duglas Costa» o «Dòglas Costa» (da un certo momento in poi ogni colored della Juve che toccava palla era lui), è facile comprendere la Caporetto dei bianconeri. Che inoltre hanno il problema «del brasiliano Cuadrado» (è colombiano) e cominceranno il campionato non in casa ma a Cagliari... Meno male che la Supercoppa è in gara secca. di Alessandro Gonzato

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