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Berlusconi sul Milan cinese: "Gli accordi non erano questi"

Giovanni Ruggiero
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Di restare in silenzio davanti all'ultima crisi del Milan, Silvio Berlusconi non ne ha per niente intenzione. Ridurre le sue esternazioni a necessità di campagna elettorale, vuol dire ignorare il legame intimissimo che il Cav ha sempre avuto con quello che per 30 anni è stata la sua squadra. Un rapporto che, per quanto chiuso, ancora lo fa soffire, al punto che ultimamente cede sempre più spesso alla tentazione di esternare le sue preoccupazioni. L'ultima solo in ordine cronologico gli è scappata durante l'intervista con Maurizio Costanzo su Canale 5. Mentre il Cav era circondato di persone a caccia di un selfie, più di uno lo ha invocato per un ritorno alla guida del Milan. Lui amareggiato ha risposto: "Per ora non vado nemmeno a San Siro. Ma sono molto deluso: gli accordi presi all'inizio per il bene della squadra erano diversi". Il riferimento di Berlusconi non è solo ai risultati altalenanti, nonostante la roboante campagna acquisti. Nel mirino ci sarebbero, secondo Repubblica, i mancati ingressi di nuovi sponsor, oltre agli introiti ancora da valutare dal mercato cinese.

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