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Ventura non ha più alibi: l'Italia vale 5 Svezia

Eliana Giusto
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«L' Italia andrà ai Mondiali», parola di Giampiero Ventura. Ne è sicuro il commissario tecnico azzurro che apre all' insegna dell' ottimismo il raduno di Coverciano in vista del doppio confronto con la Svezia, ultima chiamata per Russia 2018. «È un momento importante per me e la mia storia, ma anche per i giocatori», ha ribadito il ct,, «andare o non andare ai Mondiali conta: per alcuni è iniziare un ciclo, per altri significa finirlo in un certo modo. C' è convinzione, serenità, determinazione». Gli fa eco il bomber Ciro Immobile (attualmente in cima alla classifica della Scarpa d' Oro): «quelle con la Svezia saranno le partite più importanti della mia carriera perché portano ad una competizione talmente bella ed importante a cui l' Italia, come nazione, non può mancare». Questa dunque l' aria che si respira nel gruppo azzurro a quattro giorni dalla gara d' andata del playoff Mondiale in programma venerdì allo Stadio Friends Arena di Solna (calcio d' inizio ore 20.45). Una partita che non si può e non si deve sbagliare anche perché di fronte ci sarà una selezione svedese che, a dispetto del nome dell' impianto che ospiterà il match, sarà tutto fuorché amichevole. Mettendo a confronto il valore economico delle risorse a disposizione di Giampiero Ventura e del collega scandinavo Janne Andersson ne viene fuori una rosa azzurra (da 495,5 milioni di euro) che vale addirittura quasi cinque volte quella della Svezia (109,4 milioni) che ha nel terzino del Manchester United Victor Lindelof e nell' esterno offensivo del Lipsia Emil Forsberg le proprie punte di diamante. Ciò non deve però trarre in inganno dato che, come ricordato dallo stesso ct svedese, «in casa sono davvero forti» come dimostra anche il proprio ruolino di marcia casalingo nel girone di qualificazione che recita 4 vittorie e 1 pareggio contro Lussemburgo, Bielorussia, Bulgaria, Olanda e Francia. E ad attendere gli azzurri ci saranno anche tante «vecchie« conoscenze della nostra Serie A: tra i convocati di Andersson infatti figurano i bolognesi Helander e Krafth, il crotonese Rodhen, ma anche Granqvist ed Ekdal che hanno calcato per diversi anni i campi del massimo campionato italiano prima di trasferirsi rispettivamente in Russia e in Germania. E ci sarà soprattutto Pontus Jansson che ha militato nel Torino, con scarse fortune, dal 2014 al 2016, proprio quando l' attuale ct Giampiero Ventura era seduto sulla panchina dei granata. L' Italia troverà dunque una compagine che la conosce molto bene, è vero, ma troverà gran parte di quella squadra che ha già battuto durante gli scorsi Europei di Francia. Infatti nell' attuale rosa svedese figurano ben 10 dei 14 giocatori scesi in campo a Tolosa in quel match vinto 1-0 (gol di Eder) dagli uomini guidati allora da Antonio Conte. E tra quei 4 assenti c' è Zlatan Ibrahimovic. I presupposti per credere nella qualificazione dunque ci sono tutti basta che, come ha intimato Ventura, «l' Italia faccia l' Italia». E al di là del modulo («sceglierò in base al materiale umano che ho»), al di là delle individualità e accantonato per una settimana il campionato, sembra che tutti, i due ct in testa, siano convinti che a fare la differenza in questo playoff saranno la determinazione e la convinzione di chi scenderà in campo. Quella stessa convinzione che hanno già mostrato gli italiani dato che hanno già acquistato tutti i 65.000 biglietti disponibili per la gara di ritorno in programma a San Siro lunedì prossimo per spingere gli azzurri su quell' aereo direzione Russia. di Michele Mazzeo

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