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Italia fuori dal Mondiale, ma il ct Ventura incassa almeno 800mila euro

Benedetta Vitetta
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Dopo l'addio ai Mondiali di calcio, Gian Piero Ventura, anche se non ha dato le dimissioni, ha già pronte le valigie in mano. Per lui è soltanto questione di ore. Quelle in cui dovrà parlare con i vertici della Federcalcio per trovare l'accordo economico per la sua buonuscita. "Se mi sono dimesso? No, perché non ho nemmeno parlato con il presidente" ha detto il ct ai cronisti al termine della partita di ieri sera, "c'è da valutare un'infinità di cose, parleremo con la Federazione, ci confronteremo e affronteremo la situazione". L'ex allenatore del Torino guadagna 1,3 milioni di euro netti l'anno e ha un contratto fino al giugno 2020 (contratto prolungatogli dal presidente Tavecchio lo scorso agosto), che però ora diventa nullo in quanto legato appunto alla qualificazione mondiale. All'ormai ex ct, ovviamente, non andrà anche il premio qualificazione. E a questo punto in assenza di un'intesa, il benservito a Ventura costerebbe 7-800mila euro netti, ossia i mesi di contratto che la Figc gli deve fino a giugno 2018. Più probabile quindi che si vada verso un accordo. Ossia, dimissioni in cambio di una buonuscita di 500mila euro. Mezzo milione per non andare in Russia.  

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