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Ora piazza pulita

Calcio

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(AdnKronos) - Il giorno dopo la disfatta dell'Italia parte la caccia al colpevole. Tra i tifosi, ancora sotto choc per la mancata qualificazione al Mondiale, l'imperativo è fare piazza pulita, sgombrare il campo dai protagonisti della catastrofe azzurra. Ma a chiedere di fare 'piazza pulita' sono anche ex campioni del mondo, politici, attori e vip vari. Uno dei primi ad andare all'attacco del presidente della Federazione è l'urlo mundial: Marco Tardelli. L'eroe di Spagna '82 ci va giù duro: "Se avesse la stessa dignità di Abete, dovrebbe andarsene", dice ospite di Agorà, su Rai Tre. Un altro campione che invoca una riflessione sull'intero sistema calcio è Spillo Altobelli: "Ventura ha chiesto scusa agli italiani e si è preso le responsabilità, ma dopo di lui - dice all'AdnKronos - ci sono anche i giocatori: nel girone abbiamo straperso 3-0 con la Spagna. Evidentemente il nostro calcio va rivisto". Amaro il commento di Ciccio Graziani, che punta l'indice contro l'operato di Ventura: "Il cuore da solo non basta, dal punto di vista dell'impegno non possiamo rimproverare nulla agli azzurri ma abbiamo messo poca qualità e concretezza, poi siamo stati anche sfortunati. Alcune scelte dell'allenatore - aggiunge parlando all'Adnkronos - non mi sono piaciute". "Abbiamo penalizzato il più bel talento che abbiamo in Italia, Lorenzo Insigne. Ventura - sottolinea- può fare tutto quello che vuole ma non si può, in virtù di un assetto tattico, sacrificare un giocatore così". Poi un pensiero per Buffon: "Le lacrime di Gigi dispiacciono -dice il campione del mondo a Spagna '82 - Vedere tanti grandi giocatori che lasciano in questo modo dà grande amarezza. Non solo grandi (ex) campioni. Anche la politica (come accade spesso in questi casi) ci mette lo zampino. Per Walter Veltroni, grande appassionato di football, "c'è un problema nel calcio italiano che riguarda la gestione, il movimento. Serve un nuovo presidente, un nuovo allenatore". "Dopo Del Piero e Totti - dice a 'Radio Anch'io' su Rai Radio 1 - c'è un problema di fondo del calcio italiano. Manca autorevolezza". E i campioni. Non nascono tutti i giorni i Rivera, i Baggio, i Totti.

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