Ecco come il Milan farà cassa se da Nyon arriverà la stangata

"La bocciatura della Uefa? Io attenderei con fiducia il verdetto, magari le cose non saranno così, le nostre ragioni saranno ascoltate e ne saremo felici". Marco Fassone, amministratore delegato del Milan, non ha ancora perso la speranza sul fatto che a Nyon decidano di accettare il voluntary agreement richiesto dai rossoneri. La decisione della Uefa dovrebbe arrivare oggi o al massimo domani. Dovesse alla fine andare male si passerà al settlement agreement e "la Uefa" aggiunge Fassone ai microfoni di 'Radio Anch'io Sport' su Radio1', "proporrà una serie di sanzioni economiche e sportive da rispettare negli anni successivi, unitamente a dei piani che il club si impegna a rispettare. Qualora non succedesse, le sanzioni aumenterebbero via via, fino all'esclusione dalle coppe". Se da Nyon per i rossoneri arrivasse la stangata, per la società sarebbe necessario rivedere le strategie di mercato. "Se il Milan non dovesse beneficiare di ricavi e fatturati degli anni a seguire, come quelli per la qualificazione in Champions" spiega Fassone, "saremmo costretti a rivedere i parametri di mercato e a quel punto o compri un giocatore in meno o vendi un giocatore in più". E per far cassa la società questi sono i giocatori che andrebbero sul mercato: in primis il portierone Gigio Donnarumma che, come scrive oggi Il Giorno, "è il principale asset del Milan con un costo già definito dalla clausola rescissoria stabilita in estate con il rinnovo di contratto (75 milioni). Il Paris Saint Germain  è pronto a costruire ponti d' oro al procuratore Raiola e alla famiglia: in estate si era spinto ad offrire 13 milioni di ingaggio, con benefit importanti e il tesseramento del fratello Antonio". Al secondo posto tra gli uscenti ci sarebbe l'ex juventino Leonardo Bonucci che ha un ingaggio "monstre, 7,5 milioni più 2,5 milioni di bonus" dice Il Giorno, "e troppo grande da sopportare in una situazione di stallo finanziario". Bonucci sarà già nel mirino del Real Madrid. Tra i possibili addii anche quelli di Suso e Romagnoli.