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Terremoto Fifa, il brutto sospetto su Infantino: Champions truccata, il regalino a un club

Giovanni Ruggiero
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L'indiscrezione è di quelle clamorose. Il quotidiano francese Le Monde ha fatto il nome di Gianni Infantino come una delle persone coinvolte nello scandalo che ha investito il calcio turco nel 2011. L'attuale numero 1 della Fifa avrebbe aiutato il Fenerbahçe ad evitare la retrocessione in seguito allo scandalo corruzione. All'epoca della vicenda Infantino era segretario generale dell'Uefa ed avrebbe autorizzato modifiche eccezionali delle sanzioni previste dal regolamento in caso di combine. Lo scandalo, scoppiato nell'estate 2011, ha portato alla luce un sistema volto a falsare i risultati delle partite del massimo campionato turco. Tra le squadre accusate il Fenerbahçe, una delle tre 'big' del calcio turco insieme al Galatasaray e al Besiktas. Inizialmente la Federcalcio turca decise di escludere il club di Istanbul dalla Champions League 2011-2012, sostituendolo con il Trabzonspor secondo in campionato quella stagione. Tuttavia il regolamento prevedeva che in casi di combine la sanzione per una squadra fosse la retrocessione e una penalità di almeno 12 punti, insieme a una serie di ammende. Ed è qui che, secondo Le Monde sarebbe entrato in scena Infantino attuando le modifiche al regolamento. Fatto da non sottovalutare, in Turchia dal 2012 la retrocessione è stata abolita in casi di risultati combinati. In una lettera datata 19 gennaio 2012, ottenuta dal quotidiano transalpino, l'allora segretario generale della Federazione turca, Ebru Koksal, avrebbe informato Infantino che l'assemblea generale della Federcalcio turca del 26 gennaio 2012 «avrebbe scelto di applicare, eccezionalmente per quella volta una serie di sanzioni specifiche», indiscrezione che avvalorerebbe la tesi di un ruolo cardine da parte dell'attuale presidente Fifa nella manipolazione del regolamento.

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