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Luciano Moggi: con il Var chiamato dai mister il calcio diventa come il pugilato

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Andrea Tempestini
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Ricomincia il campionato, anche se il pensiero dei tifosi è ancora più rivolto al mercato che al campo. Montagne di chiacchiere, come sempre, e nulli i trasferimenti decisivi. Solo qualche miglioramento, tra questi il trequartista Rafinha arrivato all'Inter in prestito dal Barça. Mentre si cerca la sistemazione provvisoria dell'«ufo» Gabigol al Santos (ma il problema è lo stipendio, per il quale la società brasiliana concorre soltanto al 50%). Difficoltà anche per cedere Joao Mario, senza acquirenti visto il rendimento mediocre del giocatore che andrebbe ad originare tra l'altro una minusvalenza, visti i 40 milioni sborsati allo Sporting per il suo acquisto: potrebbe rientrare in uno scambio di prestiti, magari proprio con lo Jiangsu di Suning per portare il brasiliano Ramires all'Inter. Mentre la Juve sta alla finestra non avendo problemi da risolvere nell'immediato, il Napoli, preso atto del gran rifiuto del bolognese Verdi, deve ripiegare sul prestito di Deulofeu del Barcellona che verrà ad infoltire la panca di Sarri, sempre che accetti il ruolo di riserva, che è poi il motivo del«no» di Verdi. Attiva la Roma con trattative in proiezione futura (se si farà Nainggolan-Guangzhou sarà a fine campionato) ma anche per l'attuale sessione (Emerson probabilmente al Chelsea). Pallotta sempre vigile sta infatti assecondando qualsiasi trattativa in vista di plusvalenze per annullare il rosso di gestione e poi reinvestire su altri giocatori. In casa Lazio stop invece ad arrivi e partenze di rilievo. La classifica al momento dice Champions e anche se diversi giocatori sono appetiti dalle migliori società faranno semmai parte di trattative estive. Immobile e Milinkovic-Savic, sui taccuini di tutti, sono il frutto del lavoro di Tare, la cui capacità nel selezionare i giocatori ha permesso alla sua società di comprare bene e a poco e vendere meglio e a molto. Per la felicità di Lotito. Si sente finalmente la voce di mister Li a difesa del suo Milan per le notizie di irregolarità nell'acquisto del club. Per il resto silenzio assoluto, il Milan e Gattuso dovranno fare fuoco con la legna che hanno, magari qualche scambio di prestiti. Un “teatrino” che ha per adesso messo da parte le polemiche sul Var, che ha usato come cavia la serie A. Il pregio principale di questa “macchina” è aver messo a tacere le grandi proteste nonostante i tanti errori commessi; il difetto è che a darle voce debba essere un arbitro trasformandola così in una entità soggettiva. Molte le proposte al vaglio per migliorarla, qualcuno ha proposto la “chiamata” dei mister in panchina: idea geniale e soluzione possibile a patto che la Figc si metta d'accordo con la Federboxe per costruire un ring a bordocampo... Almeno, oggi torna a parlare il campo. Il Napoli cerca riscatto in casa della sua bestia nera, l'Atalanta, per evitare il sorpasso della Juve che domani sulla carta non dovrebbe avere problemi con il Genoa. In zona Champions brilla Inter-Roma: due squadre che non possono permettersi di perdere, risultato più probabile il pareggio che favorirebbe più la Roma. Cheta cheta, intanto, la Lazio pregusta addirittura il terzo posto, contando pure sul recupero di mercoledì con l'Udinese e un buon calendario. di Luciano Moggi

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