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Luciano Moggi, la lezione a Sarri e al Napoli "da scudetto": "Guardate cosa fa la Juve quando vince"

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Giovanni Ruggiero
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«Perdere per un gol in fuorigioco non è bello, soprattutto in tempi di Var», commenta amaro Gasperini dopo Atalanta-Napoli 0-1. Come abbiamo visto ovunque, il piede di Mertens era infatti di pochissimo davanti a tutti quando è partito l' assist di Callejon: segnalazione magari difficile per il guardalinee, ma non per la macchina che almeno sulla linea che delimita il fuorigioco può e deve essere oggettiva. La grandezza del Var è comunque quella di spegnere le polemiche sul nascere tant' è che solo pochi giornali hanno sottolineato l' episodio che ha regalato tre punti pesanti al Napoli danneggiando di contro l' Atalanta nella lotta per un posto in Europa League. «È una questione di centimetri», commentò Dino Viola sul gol annullato a Turone in una Juve-Roma decisiva per lo scudetto. La frase dell' allora presidente romanista ha fatto però storia e quelle parole riecheggiano sempre quando non vengono prese le giuste decisioni. La partita non è stata bella, Reina è stato determinante quanto incerto Berisha nell' uscita su Mertens. Masiello da una parte e Allan dall' altra sono stati tra i migliori in campo. E se la vittoria napoletana è un segnale da scudetto, non potevano mancare le solite polemiche di Sarri: quando deve giocare prima della Juve vorrebbe giocare dopo, e viceversa, dimenticando il giorno dopo quello che ha detto il giorno prima. Tace invece la Signora, gioca quando la partita è in programma e all' Allianz batte il Genoa di Ballardini, restando a un punto e confermando che da qui a maggio sarà una corsa a due. A San Siro una vera battaglia: dominio sterile della Roma sull' Inter per 70 minuti, nonostante il vantaggio, poi le sostituzioni mettono in crisi i giallorossi (Di Francesco sbaglia a spostare al centro Florenzi: fino a quel momento aveva limitato Perisic) mentre quelle di Spalletti danno più palleggio e incisività ai nerazzurri che agguantano il pari. Solo l' attuale scarsa vena di Icardi, oltre a un Alisson in stato di grazia, evitano la beffa ai romanisti. I tifosi intanto devono buttar giù la cessione di Dzeko ed Emerson al Chelsea. Verrebbe da pensare che siano operazioni fatte per sopravvivere, non per costruire un ciclo, oltretutto dando l' impressione di snobbare sia il campionato sia la Champions (il 21 febbraio c' è l' andata degli ottavi con lo Shakhtar). Non è da meno l' Inter che si è addirittura messa a disposizione del Barcellona per la riabilitazione di Rafinha, fuori per infortunio da aprile: magari entrerà in condizione fra qualche mese, a campionato finito... Spettacolo Lazio all' Olimpico, Lazio-Chievo 5-1 con la squadra di Lotito ad oggi la più accreditata al terzo posto finale. I suoi gioielli, Immobile, Milinkovic-Savic, Luis Alberto e Lucas Leiva non faranno parte di trattative in questa sessione, magari qualcuno partirà a giugno: al contrario dei cugini giallorossi, dalle parti di Lotito si pensa più a creare che a vendere. Vince il Milan a Cagliari senza entusiasmare ma per la prima volta in rimonta, con il carattere che sapeva mettere in campo Gattuso. Non avendo atleti di classe nella rosa l' unico mezzo per vincere è "ringhiare", l' hanno capito i giocatori e adesso la qualificazione all' E-League è più che aperta: avversarie Atalanta e Sampdoria. di Luciano Moggi

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