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Milan-Lazio 0-0 nella semifinale di Coppa Italia: le squadre si risparmiano, tutto rimandato al ritorno

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Andrea Tempestini
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 Tutto rimandato alla gara di ritorno tra un mese all'Olimpico. Milan e Lazio pareggiano 0-0 a San Siro nel primo round della semifinale di Coppa Italia, rimandando ogni discorso qualificazione all'appuntamento del 28 febbraio prossimo. Una partita poco spettacolare nel primo tempo - in cui comunque si è fatta preferire la squadra di Inzaghi - che è salita di intensità e di ritmo nella ripresa, con un paio di tentativi insidiosi di Immobile e un gol divorato da Calhanoglu. Il pareggio a reti bianche alla fine però non spiace a nessuno: il Milan mantiene inviolata la porta contro l'attacco più prolifico della Serie A, la Lazio esce indenne da San Siro, a tre giorni dal bruciante ko in campionato, e potrà giocarsi le proprie carte nella sfida di ritorno, dove le basterà vincere con qualsiasi risultato per ritrovarsi nuovamente in finale.  Gattuso ritrova Kalinic, che va a presidiare il centro dell'attacco affiancato da Suso e Bonaventura. A riposo Calhanoglu. In difesa Borini viene schierato sulla corsia mancina, vista l'indisponibilità di Rodriguez. Sulla destra in campo Abate, con Bonucci-Romagnoli coppia centrale. A centrocampo chance per Locatelli, confermatissimi Biglia e Kessiè. Dalla parte opposta qualche cambio di formazione rispetto a domenica anche per Inzaghi, che può contare su rientro di Immobile dal 1'. Dietro di lui agisce Felipe Anderson, preferito a Luis Alberto. Turnover anche sulle corsie esterne del 3-5-2 disegnato dal tecnico biancoceleste: dentro Lukaku e Basta, fuori Lulic e Marusic. In difesa debutto per il nuovo acquisto Caceres. Dentro anche il giovane Luiz Felipe – out De Vrij – in una retroguardia completata da Radu. Rispetto al primo tempo frizzante della gara di campionato questa volta le due squadre partono col freno a mano tirato. La posta in palio, la finalissima di Roma, è alta e nessuno vuole commettere passi falsi. Ne viene fuori una partita a scacchi molto bloccata. Il primo sussulto arriva al 18'. Felipe Anderson, tra i più ispirati con la sua posizione tra i difensori e i centrocampisti che mette più volte in apprensione i rossoneri, serve in area Immobile, che con un dribbling secco si libera di Romagnoli ma calcia male di sinistro spedendo sul fondo. Nel nulla cosmico dei primi 45 minuti è comunque la Lazio a farsi preferire. Al 33' spunto interessante di Lukaku sulla sinistra, cross in mezzo per Lucas Leiva che ci prova di testa ma trova sulla sua strada Borini, che salva tutto concedendo solo un corner. La ripresa inizia sulla falsariga del primo tempo. Ovvero poco gioco e tanti errori a livello individuale, da una parte e dall'altra. Le difese hanno vita facile così nel prevalere sugli attacchi. Anche se all'8' i padroni di casa si fanno vedere per la prima volta dalle parti di Strakosha con un tentativo dentro l'area di rigore di Locatelli respinto di testa dal provvidenziale intervento di Luiz Felipe. E' sempre la Lazio, nelle rare sortite offensive di Parolo e compagni, a dare però il sentore di essere più pericolosa. All'11' il tentativo aereo di Milinkovic-Savic è impreciso, cinque minuti dopo invece tocca a Donnarumma salvare sul colpo di testa di Immobile, bravo a sovrastare Romagnoli. I due tecnici provano a dare la scossa attingendo dalla panchina. Gattuso butta nella mischia Calhanoglu, tra i più positivi domenica, al posto di Locatelli, con l'arretramento di Bonaventura sulla linea dei centrocampisti. Inzaghi invece si gioca la carta Luis Alberto, che rileva Felipe Anderson. Gli ospiti sembrano crederci di più e al 25' creano un'altra ghiotta palla gol con un diagonale di Immobile che si spegne sul fondo di pochissimo. Proprio nel momento di maggiore difficoltà Gattuso con un cambio coraggioso inserisce Cutrone al posto di Bonaventura. E il Milan cambia pelle. Al 30' discesa sulla destra di Abate, provvidenziale anticipo di Radu su Kalinic, pronto a intervenire. Un minuto più tardi i rossoneri si divorano una palla gol clamorosa. Magia di Suso per Cutrone, che di testa impegna Strakosha. La respinta finisce sui piedi di Calhanoglu che tutto solo a centro area calcia incredibilmente alto sopra la traversa a porta sguarnita. Nel finale entrambe le squadre provano a vincere, approfittando della stanchezza generale e degli spazi a disposizione. Non a caso Inzaghi inserisce anche Nani. L'ultima palla gol capita però sui piedi di Milinkovic-Savic, il cui tiro al 35' da fuori area non preoccupa Donnarumma. Nel finale non succede più nulla: lo 0-0 rinvia ogni discorso alla partita di ritorno.

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