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Douglas Costa, costretto a perdere una partita col Gremio: "Mi avrebbero ammazzato"

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Giovanni Ruggiero
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Lo juventino Douglas Costa ha confessato di aver dovuto perdere una partita pur di salvarsi la vita. Al cale youtube Pilhado, il brasiliano ha ripescato una terribile vicenda di quando giocava con la maglia del Gremio, tra le più blasonate in Brasile: "Eravamo sull'1-1 al termine della prima metà di partita, in campo avevamo le riserve. Nel secondo tempo arrivò la notizia che con quel risultato il Brasilerao l'avrebbe vinto l'Internacional". Con il Maracana stracolmo di tifosi e di passione per il Flamengo, in lotta appunto per il titolo, i dirigenti del Gremio a metà partita diedero alcuni 'consigli' ai loro giocatori, tra cui anche Douglas Costa: "La partita finì 2-1 per il Flamengo e tutto filò liscio. Facemmo dei cambi, io ero costretto a giocare lontano dalla porta, non potevo dare tutto me stesso, era qualcosa di brutto ma dovevo giocare per non vincere". Leggi anche: Bonucci, quando ha deciso di lasciare la Juventus All'intervallo i dirigenti del Gremio sono entrati nello spogliatoio e hanno lasciato ai giocatori la scelta, tutt'altro che semplice: "Ci dissero che dovevamo scegliere noi, ma che la responsabilità sarebbe stata nostra, che se non avessimo perso la partita i tifosi del Gremio avrebbero invaso la pista dell'aeroporto impedendoci di partire". Il titolo vinto dall'Internacional "sarebbe stato una macchia per la storia del Gremio, i nostri tifosi avrebbero voluto ucciderci e che se avessimo battuto il Flamengo, saremmo morti".

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