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Dall'Hellas Verona al terrorismo: veleni e pistole, il senegalese Mame Fily Sall espulso dall'Italia

Giulio Bucchi
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Dai campi di calcio al terrorismo. Un ex giocatore dell'Hellas Verona, il 21enne senegalese Mame Fily Sall, è stato espulso dall'Italia in quanto soggetto "instabile e potenzialmente pericoloso". Sul suo conto grava l'accusa di aver cercato di procurarsi una sostanza utile alla costruzione di ordigni esplosivi e poi un'arma. Come riporta veronasera.it, Sall ha giocato nelle giovanili scaligere dal 1° gennaio 2014 al 30 giugno 2016. Il suo allontanamento per motivi tecnici dopo essere stato pagato regolarmente (22mila euro all'anno) avrebbe fatto scattare, secondo gli inquirenti, l'odio del senegalese verso il mondo occidentale. Era arrivato in Italia a 13 anni dalla Francia, passando per Ventimiglia, con un regolare permesso di soggiorno perché ospitato dagli zii nella zona di Schio (Vicenza). Maggiorenne e senza più un lavoro, ha rischiato anche di perdere il permesso di soggiorno dopo che gli zii e la madre hanno lasciato il Vicentino. La Digos ha messo gli occhi sul giovane dopo che questi ha cercato di acquistare una grossa quantità di mercurio via Internet. Non sembra però esserci il movente del fondamentalismo islamico: Sall ha spiegato agli inquirenti che il mercurio rosso gli serviva per fare un'offerta a entità soprannaturali per ottenere come ricompensa una ricchezza smisurata. Ai segni di follia si aggiungono le pulsioni violente del senegalese che hanno portato alla sua espulsione.

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