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Luciano Moggi, i soliti facili profeti del campionato finito

Giovanni Ruggiero
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Apre le ostilità di giornata l' Udinese in casa con il Sassuolo. Ancora una sconfitta, la quinta di seguito per gli uomini di Oddo, tre punti importanti per gli emiliani, buoni per togliersi dalla posizione scomoda in cui erano piombati. Poi la Juve al Paolo Mazza contro la Spal di Semplici. I bianconeri, ben sapendo che il mister spallino avrebbe impostato la partita dei suoi sulla foga agonistica, hanno affrontato gli avversari con rispetto, come si trattasse del Napoli anziché della Spal, magari finendo poi per rispettarli fin troppo. Leggi anche: Moggi, ecco qual è l'arma segreta della Juventus La tattica era far correre a vuoto gli spallini, con un rapido possesso palla per stancarli e poi piazzare la stoccata. Quella di sabato non era però la vera Juve uso esterno, i riflessi non erano i soliti, forse il recupero con l' Atalanta si è fatto sentire. Nei 20 minuti finali si è assistito ad un assedio, sterile però: i giocatori di Semplici erano tutti asserragliati in area, stremati ma votati a difendere lo 0-0. Alla fine Spal in festa a ricevere l' applauso meritato della curva, accompagnati dal mister che, secondo noi, ha sbagliato a farsi trascinare dall' entusiasmo per un pari che non risolleva la classifica, anche se sicuramente l' aiuta. Ha sbagliato perché, anziché festeggiare, poteva magari cogliere l' occasione per rimproverare i propri giocatori e un rimprovero, ovviamente circostanziato, è proprio nei momenti di festa che si deve fare perché abbia effetto. Il motivo? Se la Spal avesse giocato sempre con quel carattere probabilmente non sarebbe adesso costretta a lottare per non retrocedere: quando la qualità latita occorre avere gamba. Spettacolo dell' Inter a Marassi, sommerge di gol la Samp (5), poker di Icardi che sembra tornato il goleador di inizio campionato, trascinatore di un' Inter che somiglia molto a quella di mesi fa al vertice. Alla ripresa sapremo se questo roboante risultato sia da ascrivere a merito dei nerazzurri oppure solo a demerito dei doriani che, nella giornata precedente, avevano rimediato un 4-1 addirittura dal Crotone. L' Inter vista domenica può comunque mettere in difficoltà qualsiasi avversario a cominciare da Lazio e Roma per la qualificazione Champions che, secondo noi , si deciderà sul filo di lana, tenuto conto che anche la Roma si è imposta con autorità a Crotone, dall' alto di una classe superiore e di uno stato di forma notevole derivante dall' autostima ritrovata dopo aver eliminato lo Shakhtar. Mezzo passo falso invece della Lazio che non è riuscita a superare il Bologna all' Olimpico: le fatiche dell' Europa League sono affiorate nelle gambe dei laziali. E il pari è costato il quarto posto. Prevale il Milan sul Chievo ma senza brillare. Lo stop europeo subito ad opera dell' Arsenal ha lasciato il segno, la fatica di Londra ha frenato l' irruenza dei milanisti che alla fine sono però riusciti a vincere con Andrè Silva, ponendo la più che autorevole candidatura alla qualificazione in E-League. Sarà comunque lotta con l' Atalanta che ha rifilato una cinquina all' Hellas di Pecchia. Chiude il Napoli al San Paolo contro il Genoa, la partita più attesa dopo il pari della Juve. L' ha vinta la squadra di Sarri, meritatamente, dopo aver colpito due pali: Albiol il goleador. Non è stato il miglior Napoli, ma comunque sufficiente per battere la rognosa squadra di Ballardini. La vittoria darà nuova autostima per continuare la lotta infinita con la Juve in un campionato che, come scrivemmo dopo il sorpasso, non era e non è ancora finito. di Luciano Moggi

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