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Formula 1, Jean Todt sfida la Ferrari "Sono liberi di andarsene, ma mi auguro che non lo facciano"

Serena Sorce
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Jaen Todt è al suo terzo e ultimo mandato come presidente della Federazione Internazionale Automobile, oltre ad essere ambasciatore ONU per la sicurezza stradale, e in un'intervista a La Stampa parla del futuro della Formula 1 e delle regole che vorrebbe cambiare prima della fine della sua presidenza. Il dirigente si scaglia contro l'eccessiva ingerenza delle macchine durante tutte le fasi che compongono una gara e dice: "L'imprevisto non esiste più e le gare diventano scontate. L'obiettivo è trovare la ricetta giusta". La proposta avanzata dall'ex direttore tecnico della Ferrari di semplificare i motori ha fatto insorgere Sergio Marchionne, che a più riprese ha attaccato la Fia e affermando, in diverse occasioni, che il Cavallino potrebbe lasciare il Circus se non ne cambiassero le condizioni. Da par suo, Todt ha ribattuto: "Sono liberi di andarsene, ma mi auguro che non lo facciano". Inoltre il presidente della Federazione vorrebbe diminuire i vantaggi economici delle grandi squadre rispetto alle piccole, cosa che a Maranello non è stata ben accolta, pur senza abolirli del tutto. 

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