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Stefan De Vrij, Lazio-Inter: perché lo hanno costretto a giocare contro tutti?

Davide Locano
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Il difensore De Vrij Stefan, 26 anni, olandese di Ouderkerk aan den IJssel, faccia da bravo ragazzo, piange sul prato dell'Olimpico: sono le 22.45 circa di domenica 20 maggio e la Lazio non si qualifica per la Champions League anche per colpa sua (qualcuno direbbe «soprattutto»). Stefan De Vrij piange e qualcuno vorrebbe dirgli «cazzo piangi? Tanto la Champions la fai lo stesso, proprio con l'Inter tra l'altro». Stefan De Vrij piange e, forse, l'avrebbe fatto comunque, perché si è trovato a giocare una partita dove giocava «per» tutti e «contro» tutti: una roba mai vista. Leggi anche: Inter, non solo De Vrij: la doppia bomba di calciomercato Stefan De Vrij è un super difensore e il calcio di rigore causato per fallo su Icardi non sposta di una virgola il giudizio sulla sua forza e moralità. Le minchiate le lasciamo ai soliti «amanti del sotterfugio», abilissimi a costruire favole e favolette sui social («l'ha fatto apposta», «l'Inter ha compiuto il delitto perfetto», «che porcheria» eccetera eccetera). Non poteva andare altrimenti, ma la colpa non è di De Vrij, né dell'Inter e figuriamoci se è della Lazio, la colpa semmai è del regolamento che mai aveva previsto siffatta possibilità (un giocatore svincolato che firma per la squadra con cui si gioca l'accesso alla Champions, proprio all'ultima partita). «UN ESEMPIO» Così è andata e, oggi, molti sentenziano: «Inzaghi non avrebbe dovuto farlo giocare!» (già, il suo miglior difensore) o «l'Inter non doveva depositare il contratto una settimana prima della partita! Lo ha fatto apposta per destabilizzare!» (ma la verità è che il contratto è stato depositato un mese fa e «tutti sapevano tutto» da mesi. Basta sentire l'intervento del ds laziale Igli Tare a «Sportitalia» datato 31 marzo: «De Vrij giocherà per l'Inter, anche se non dovrei dirlo io»). De Vrij «vince perdendo», causa un calcio di rigore che per molti è «intervento sciagurato!» e tu vorresti chiedere a costoro «sul lancio tagliatissimo di Eder a Icardi, al posto dell'olandese cosa avresti fatto? Non saresti intervenuto alla diseprata? Avresti lasciato calciare l'argentino? E se avesse segnato al volo cosa ti avrebbero detto?», ma ben sapendo «come funziona» a sud delle Alpi meglio limitarsi ai fatti: De Vrij chiude la sua esperienza alla Lazio dopo 4 stagioni con 118 presenze e anche 10 gol. Con l'Inter ha firmato un contratto quinquennale da 3.8 milioni di euro a stagione. Domenica sera, dopo il ko della «sua» Lazio e le lacrime, ha offerto una cena in un ristorante di Formello a staff e compagni di squadra. Capitan Lulic, espulso nel secondo tempo, ha avuto parole al miele per il suo (ormai) ex compagno di squadra: «La sua è stata una grande partita, è un esempio per tutti. Era molto dispiaciuto per l'errore sul rigore, ma ha combattuto fino all'ultimo con noi». FUTURO All'Inter De Vrij troverà Miranda e, soprattutto Skriniar (3.420 minuti giocati dal difensore slovacco, ovvero - 38 x 90 - tutti quelli possibili). Probabile che Spalletti rifletta su una variante al 4-2-3-1 che contempli la difesa a 3, con l'altro parametro zero Asamoah libero di agire da esterno a sinistra in un centrocampo a 5. Ma, ovviamente, «si vedrà». Ora è il tempo dei festeggiamenti per chi ha vinto, dei rimpianti per chi non ce l'ha fatta e di entrambe le cose per chi ha vinto e perso nella stessa partita: robe da matti. di Fabrizio Biasin

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