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Ecco il solito Tar del Lazio:salva gli sprechi nella sanità

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Non cambia mai niente. Restano le siringhe d'oro: bocciati i costi standard per gli acquisti della Asl, una delle poche cose buone del governo

Andrea Tempestini
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di Mario Giordano Pagheremo caro, pagheremo tutto. E pagheremo diverso. Lo ha deciso il Tar del Lazio: il prezzo delle siringhe non può essere ridotto, quelle delle garze nemmeno. La sanità continui pure a sperperare liberamente nel nome della legge e della Repubblica italiana. E' stato infatti bloccato uno dei pochi provvedimenti sensati che il governo Monti era riuscito ad approvare: quello che stabiliva il prezzo standard per le forniture della sanità. Un misura che tentava di mettere fine ad uno degli scandali storici del nostro Paese: quello per cui una medesima protesi, ma proprio uguale uguale, a una Asl costa 293 euro e a un'altra 1.130 euro, cioè il 400 per cento in più. E una medesima medicazione per il ginocchio, ma proprio uguale uguale, a una Asl costa un euro e 32 centesimi e a un'altra 7,85 euro, cioè il 500 per cento in più. Difficile dire chi ci guadagna da una differenza così grande. Ma è evidente che qualcuno ci perde: i contribuenti, di sicuro. E i malati pure. (...) Il solito Tar del Lazio - spiega Mario Giordano su Libero di venerdì 7 dicembre - salva gli sprechi nella sanità. La sostanza? Non cambia mai niente. Restano infatti le siringhe d'oro. Il tribunale ha bocciato i costi standard per gli acquisti della Asl, una delle poche cose buone del governo. Leggi il commento di Mario Giordano su Libero di venerdì 7 dicembre

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