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L'ultima goccia prima dell'addio: la rivolta dei cardinali

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Ad accelerare la decisione del Papa forse un incontro con Sodano, che gli avrebbe rivelato la fronda per la linea dura sui pedofili negli Usa

Andrea Tempestini
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di Franco Bechis L'incontro è avvenuto sabato scorso, ed è possibile che abbia dato una spinta forte a una decisione che Benedetto XVI stava maturando già da molti mesi. Nello studio del Papa è arrivato il cardinale Angelo Sodano, decano del collegio. Con toni accesi e concitati il porporato ha fatto presente al Papa lo smarrimento, e forse qualcosa di più (c'è chi la chiama “protesta”) di gran parte dei cardinali su quello che era da pochi giorni avvenuto nella arcidiocesi di Los Angeles. Lì il primo di febbraio scorso il nuovo arcivescovo della metropoli americana, Josè Gomez, ha comunicato ufficialmente di avere sollevato da tutti gli impegni pubblici il suo predecessore, il cardinale Roger Mahony, che è stato arcivescovo di Los Angeles dal 1985 al 2011. Un gesto senza precedenti, adottato dopo la pubblicazione sul sito Internet della diocesi (imposta dal tribunale) di decine di migliaia di documenti che riguardavano lo scandalo pedofilia e l'atteggiamento che i vertici della Chiesa avevano tenuto nei confronti dei 122 sacerdoti accusati di molestie sessuali. (...) Come spiega il vicedirettore di Libero, Franco Bechis, sul quotidiano di martedì 12 febbraio, dietro la decisione di Benedetto XVI di dimettersi potrebbe esserci un motivo ben preciso. Si trattere della proverbiale "ultima goccia", dopo gli scandali e i "corvi". La goccia che ha fatto traboccare il vaso: la rivolta dei cardinali. Ad accelerare la decisione di abbandonare il soglio di Pietro, forse, un incontro con Sodano: il decano gli avrebbe rivelato la fronda di molti prelati per la linea dura sui pedofili negli Stati Uniti. Leggi l'approfondimento di Franco Bechis su Libero di martedì 12 febbraio

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