Comune pappone

Germania, prete propone l'apertura di un bordello comunale in cui far 'lavorare' le prostitute

Sebastiano Solano

Costruire dei bordelli gestiti direttamente dal Comune. E' questa la proposta, che in Italia suonerebbe come una bestemmia, di un prete di Berlino, stanco di vedere ovunque per strada le prostitute esercitare il mestiere più antico del mondo. Il parroco, che vive nel popoloso quartiere di Schoeneberg, spiega come il problema esiste perché in Germania la prostittuzione è legale, per cui non è difficile imbattersi in  "prostitute che servono i loro clienti sulle panchine e nei campi da gioco”. Alla domanda di un giornalista tedesco che chiedeva perché la città di Berlino dovrebbe occuparsi della costruzione di un bordello cittadino, il parroco ha ribattuto, deciso, che le prostitute dovrebbero lavorare in un luogo discreto poiché, se anche volessero farlo presso delle strutture private, gli affitti sarebbero per loro insostenibili perchè troppo alti.  Il portavoce dei Verdi, Anjia Kofbinger, pur ritenendo valida l'idea, ha però espresso delle perplessità sulla sua realizzabilità, sostenendo che “probabilmente non comporterebbe una sicurezza totale in più perché molte lavoratrici non vogliono avere nulla a che fare con le autorità e preferiscono svolgere il loro lavoro in forma totalmente anonima”. Il tema è delicato, il dibattito aperto. In Germania.