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Il metodo Cipro sull'Italia?Una stangata da 50 miliardi

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Ecco il salasso da pagare con le aliquote fino al 9,9% sui nostri 650 miliardi di depositi. Se prevalesse la linea tedesca (15% suo patrimoni) verseremmo 10 volte tanto

Andrea Tempestini
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di Claudio Antonelli Non succederà mai. Probabilmente. Ma al bar non si parla d'altro. Che succederebbe se come a Cipro anche in Italia si confiscasse una percentuale di conti correnti? L'Unione Europea ha più volte ribadito che Cipro è un caso isolato. Che il rapporto debito/Pil è quasi al 140% (il nostro vicino al 130), che la piazza finanziaria di Nicosia è ipertrofica (in realtà anche a Malta gli asset bancari sono otto volte il Pil). E che Cipro è piena di soldi di russi e quindi è un caso doppiamente isolato. Certo, l'Italia non è nemmeno paragonabile a Cipro. Ma se una volta che Irlanda, Spagna e Portogallo venissero schiacciate dalla Troika, nessuno a oggi può escludere che dopo potrebbe essere il turno dell'Italia. D'altronde l'altro ieri quel genio del chiefeconomist di Commerzbank, chiaramente tedesco, ha ipotizzato un prelievo forzoso del 15% sui patrimoni finanziari e sulle case. (...) Se il metodo-Cipro venisse applicato all'Italia, che cosa succederebbe? Una risposta la scrive Claudio Antonelli su Libero di mercoledì 20 marzo. Il calcolo fa paura: per il Belpaese la mazzata sarebbe da 50 miliardi. E' questo il conto del salasso da pagare con le aliquote fino al 9,9% sui nostri 650 miliardi di depositi. Se invece prevalesse la proposta tedesca, pari a una patrimoniale del 15% sui patrimoni, vinceremmo 10 volte tanto. Leggi l'approfondimento di Claudio Antonelli su Libero di mercoledì 20 marzo

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