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Il biglietto aereo? Adesso si paga in base al peso corporeo

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Dalla Samoa Air la folle idea: chi pesa di più dovrà anche pagare di più. E per evitare gli imbrogli i viaggiatori dovranno, al check-in, superare la prova della bilancia

Marta Macchi
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Pensavamo di averle viste tutte e di pagare già troppo per i servizi di cui, normalmente, usufruiamo. E invece ecco l'ultima pazzia che coivolge i biglietti aerei. Da oggi in poi infatti almeno per quel che riguarda la Samoa Air, una piccola compagnia che svolge servizio dal 2012 per i collegamenti dell'arcipelago del Pacifico nella regione della Polinesia, il biglietto non offrirà più una tariffa standard ma verrà pagato in base al peso della persona (conteggiato insieme a quello del bagaglio). La compagnia chiede ai propri passeggeri di certicare il proprio peso al momento della prenotazione online e, di conseguenza, stabilisce il costo in base alla mole corporea del viaggiatore. Per evitare qualsiasi tipo di imbroglio si dovrà, al momento del check-in, passare la prova della bilancia proprio come accade per il bagaglio. La novità è stata introdotta dalla Samoa Air dal novembre scorso e conteggia 0,57 di dollari americani per ogni chilo in più nei voli domestici, mentre l'accisa sale a  poco più di un dollaro per le tratte internazionali. Anche i bambini sotto i 12 anni non sono esentati dall'imposta, anche se ovviamente, pagano in media meno rispetto agli adulti. Un'idea lucrosa se si conta che gli obesi nel mondo sono stimati intorno ai 2 miliardi di individui. Occorrerà dunque mettersi a dieta e sperare che tali folli idee non giungano fino alle orecchie dei dirigenti delle compagnie aeree che effettuano voli, da e per, la nostra Italia.

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