Scontri al vertice

Il vero ostacolo per Mortadella?Si chiama Pier Luigi Bersani

Andrea Tempestini

di Sandro Iacometti L’unico che lo dice apertamente è Beppe Civati, rottamatore non renziano del Pd che ha votato Stefano Rodotà insieme ai grillini. «Quello che vedo», spiega, «è scheda bianca e poi una nuova linea per il Pd: una linea che ha un nome e si chiama Prodi». Ma le forze che in queste ore stanno manovrando per ripescare il nome del professore bolognese sono tante. A partire dai grillini, che per adesso, ufficialmente, si attengono al percorso prestabilito, ma non escludono repentini cambi di direzione. «Noi andiamo avanti con Rodotà», ha detto il deputato Roberto Fico, aggiungendo, però, che il nome di Prodi potrà essere votato «solo se tutti i candidati M5S prima di lui (è arrivato ottavo alle Quirinarie, ndr) nella rosa dovessero rinunciare». (...) Come spiega Sandro Iacometti su Libero di venerdì 19 aprile, nella corsa di Romano Prodi verso il Colle l'ostacolo più grande, quello vero, è Pier Luigi Bersani. Per far tornare in corsa Mortadella, i suoi fedelissimi hanno boicottato Franco Marini. E ora sul fondatore dell'Ulivo sono pronti a convergere gli elettori del Movimento 5 Stelle, ma anche i renziani, i cattolici del Pd, i vendoliani e i montezemoliani di Scelta Civica. Il meno convinto? E' proprio il segretario... Leggi l'approfondimento di Sandro Iacometti su Libero di venerdì 19 aprile