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Brunetta attacca Monti, il prof manda i suoi

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Il deputato centrista Zanetti difende il bocconiano: "Quello dell'azzurro è complesso di inferiorità"

Michele Chicco
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Renato Brunetta contro Mario Monti, andata e ritorno. A dare il via alla bagarre è stato il capogruppo azzurro alla Camera: "Povero senatore Monti - ha detto stamattina Brunetta - ora che non ha più nemmeno un partito gli rimane la Bocconi". Le critiche montiane alla Legge di stabilità non sono andate proprio giù a Brunetta che dopo le battute ha riservato stoccate per niente morbide all'ex premier bocconiano: "Monti - ha detto l'azzurro - ha dimostrato che una buona Legge di stabilità non è in grado di farla neanche lui, tanto che lo scorso anno il Parlamento ha completamente riscritto il disegno di Legge dell'esecutivo".  Soccorso - Boom, il Professore non l'ha presa bene ed ha delegato Enrico Zanetti, suo uomo di fiducia, per rispondere rima su rima. Il parlamentare centrista ha subito soccorso il suo "ex" presidente ed ha detto che Brunetta, sostanzialmente, non può permettersi di criticare un bocconiano di tal fama come Monti. "E' interessante, quasi più dal punto di vista antropologico che da quello politico, l'osservazione del vero e proprio livore che a ogni occasione Brunetta si affretta a cospargere sul Monti politico, sul Monti accademico e sul Monti uomo". Caspita, ma non solo: "Brunetta - rincara Zanetti imboccato da Monti - deve veramente essere affetto da un complesso di inferiorità sesquipedale nei confronti di Monti per farne certi affreschi caricaturali ad ogni tre per due". A toccare un prof, insomma, si rischia di passare per invidiosi. 

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