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troppe richieste di cittadinanzaE tagliano il test di italiano

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Le questure devono smaltire le tante pratiche accumulate. Ma così aumentano i cittadini che non sanno la lingua. E addio integrazione

Matteo Legnani
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Addio colloquio d'italiano. Da alcuni mesi l'iter per acquisire la cittadinanza s'è snellito, col risultato di incrementare il numero di nuovi connazionali. Che però potrebbero ignorare la nostra lingua. La denuncia è della Lega Nord di Bergamo, che cita una circolare interna del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione, firmata all'inizio di aprile dal direttore centrale Angelo Di Caprio. Che scrive: «Al fine di assicurare che le istanze già presentate (...) vengano definite prima della introduzione della nuova procedura informatizzata (...) le questure non dovranno più procedere al colloquio con l'interessato, limitandosi a fornire esclusivamente tramite il sistema informatico in uso le informazioni riguardanti la regolare presenza sul territorio nazionale dello straniero richiedente». Tradotto dal burocratese: per alleggerire le questure sommerse dalle richieste e velocizzare l'iter, hanno cancellato il test in italiano.  Leggi l'approfondimento di Matteo Pandini su Libero in edicola mercoledì 30 ottobre

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