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Un tutor per i maestri di scuolaVigilerà che si parli bene dei gay

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Maschi e femmine? Stereotipi. Ed ecco gli insegnanti di materne ed elementari affiancati da controllori chiamati a correggere espressioni «discriminatorie»

Matteo Legnani
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Dopo la fecondazione assistita, venne la lezione assistita. I prof che vorranno parlare di gay e generi sessuali a scuola, d'ora in poi, non potranno più farlo da soli, ma dovranno essere assistiti da due tutor, che ne seguano ed eventualmente correggano le espressioni discriminatorie. È quanto prevede il progetto «A proposito di genere...», organizzato dall'Ufficio scolastico territoriale di Venezia in collaborazione con la Commissione provinciale per le Pari opportunità tra Uomo e Donna, e rivolto ai docenti della scuola dell'infanzia e primaria del territorio.  Scopo dell'iniziativa, si legge nel bando, è «promuovere un'educazione oltre gli stereotipi di genere», senza la pretesa di annullarli, ma acquisendo «la capacità di coglierli e saper andare oltre». A tal fine gli organizzatori hanno stabilito un percorso per docenti articolato in sei incontri, tre «teorico-attivi», due «progettuali» e uno «conclusivo», durante i quali i maestri proveranno a liberarsi dei pregiudizi legati all'identità sessuale e a garantire una migliore offerta didattica ai loro studenti.  Leggi l'approfondimento di Gianluca Veneziani su Libero in edicola giovedì 31 ottobre

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