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Letta il "re" degli sprechi:80 mila euro in agendee paghiamo sempre noi...

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Ne ha ordinate all'Istituto Poligrafico dello Stato e alla catena di negozi Buffetti: quaderni in pelle di vitello, fogli di carta velina, rubriche telefoniche, penne a sfera di metallo e oltre 2000 calendari...

Ignazio Stagno
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Quando nel gennaio o febbraio prossimo qualcuno chiederà loro:  «Scusi, che giorno è oggi?», Enrico Letta e i suoi principali collaboratori a Palazzo Chigi avranno solo l'imbarazzo della scelta per rispondere. Potranno consultare il loro iPhone 5 pagato dalla presidenza del Consiglio, che di sicuro ha l'agenda elettronica fra i programmi di base. Qualcuno con altri gusti potrebbe ricorrere all'ultimo modello di Blackberry che si è appena fatto comprare dagli italiani a Palazzo Chigi. Qualcun altro potrà dare un'occhiata al proprio iPad retina da 64 Gb appena comprato con i fondi pubblici. Perché anche lì la risposta verrebbe ottenuta in pochi secondi. Un paio di fortunati (l'identità non è nota), potrebbero rispondere ancora più velocemente, tirando fuori dalla tasca l'iPad mini che si sono fatti acquistare per comodità. Però tutti avranno un'altra possibilità: consultare l'agenda cartacea personalizzata di Palazzo Chigi. Letta per questo non ha badato a spese, e ne ha ordinate di ogni tipo, un po' all'Istituto Poligrafico dello Stato e un po' alla catena di negozi Buffetti. In tutto ha speso 60 mila euro, facendo in modo che a nessuno dei suoi collaboratori e dei dirigenti di Palazzo Chigi potesse venire meno quella risposta: «Che giorno è oggi?». Leggi l'approfondimento di Franco Bechis su Libero di sabato 16 novembre

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