Crepe nel team di Obama
Due ministri costretti a lasciare
Prime crepe nella squadra di Barack Obama: due ministri del nuovo governo, travolti da episodi di evasione fiscale, sono stati costretti a lasciare l'incarico. L'ultimo in ordine di tempo è stato Tom Daschle, designato ministro della Sanità e sul quale lo stesso Obama ha ammesso di avere "fatto un pasticcio". Daschle si è dimesso dopo che è emerso che non aveva dichiarato come reddito l'auto di lusso e l'autista che la società di consulenza per la quale lavorava gli aveva messo a disposizione, oltre a non aver denunciato parte dei compensi ricevuti tra il 2005 e il 2007. Una mancanza alla quale Daschle ha posto rimedio solo dopo aver appreso della nomina da parte di Obama, versando nelle casse del fisco 140 mila dollari tra arretrati e interessi. Troppo tardi. Nei giorni scorsi, stessa sorte era toccata a Nancy Killefer, la donna scelta dal presidente per essere la prima "chief performance officer" del governo federale, che è stata constretta a rinunciare dopo che è emerso che per un anno e mezzo non aveva pagato i contribuiti alla colf. Se l'è cavata, almeno per ora, l'ex governatore del New Mexico ed attuale ministro del Tesoro, Timothy Geithner, che rimarrà al proprio posto nonostante abbia ammesso di essersi sbagliato con le precedenti dichiarazioni dei redditi, versando in ritardo oltre 40mila dollari.