Roselli busta paga

Giulio Bucchi

Abbiamo la casta più cara d’Europa. A dimostrarlo può bastare la sola voce dell’indennità, che in Italia arriva a 140 mila euro lordi l’anno per ogni parlamentare, ovvero 11.275 euro lordi mensili per i deputati e 12.000 euro per i senatori. Contro i 91.764 euro dei parlamentari tedeschi, gli 85.202 dei francesi e 76.913 degli inglesi. Insomma, una bella cifra. Corredata anche dal fatto di avere un numero di parlamentari più alto: 945 contro i 925 della Francia, i 691 della Germania, i 650 del Regno Unito, i 558 della Spagna e i 179 della Danimarca. Ma la busta paga dei parlamentari non è composta solo dalle indennità. I deputati dispongono anche della diaria, ovvero una sorta di rimborso spese per il soggiorno a Roma pari a 3.503 euro mensili, somma che viene decurtata di 206,58 euro per ogni giorno di assenza dalle sedute dell’Assemblea (è considerato presente chi partecipa almeno al 30 per cento delle votazioni). A questo si aggiunge un altro rimborso forfettario per la gestione del rapporto con gli elettori pari a 3.690 euro, erogati tramite il gruppo parlamentare di appartenenza. I deputati, poi, oltre a viaggiare gratis su tutti i mezzi di trasporto in tutta Italia (treni, aerei, pedaggi autostradali, traghetti), godono anche di un altro rimborso pari a 3.323 euro a trimestre per i trasferimenti da e per l’aeroporto più vicino al luogo di residenza e da Fiumicino al centro di Roma (se poi deve fare più di cento chilometri per prendere l’aereo, allora la cifra arriva a 3.995 euro). Infine, visto che Montecitorio non fornisce telefoni cellulari, ai deputati vengono elargiti 3.098 euro l’anno per le spese telefoniche. Passando ai senatori, oltre all’indennità, anche qui è presente la diaria, pari a 3.500 euro mensili. Anche qui c’è un contributo per l’attività di senatore pari a 4.180 euro al mese (1680 direttamente al parlamentare, 2.500 al gruppo di appartenenza). Infine, gli inquilini di Palazzo Madama percepiscono un rimborso forfettario mensile di 1.650 euro per spese di viaggio e telefoniche.   di Gian Luca Roselli