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Elsa affama i disoccupati: pagano i ticket sanitari

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Il governo abolisce la norma che esentava i senza lavoro dal pagamento degli esami diagnostici, farmaci esclusi. Fornero spiega : "Sono troppi"

Pruneddu Pietro
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I disoccupati non saranno più esentati dal pagamento dei ticket sanitari. "Sono troppi", si legge nella relazione tecnica. Il ddl di riforma del lavoro prevede un'ennesima mazzata per una categoria già debole. Con il provvedimento viene abolita la norma "in favore dei disoccupati e dei loro familiari a carico, appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a 8.263,31 euro". Secondo la relazione illustrativa del provvedimento, la soppressione "è connessa all'estensione della platea dei beneficiari dei trattamenti di sostegno al reddito. La partecipazione alla spesa sanitaria in oggetto riguarda il pagamento delle prestazioni di diagnostica strumentale e di laboratorio e delle altre prestazioni specialistiche, comprese le prestazioni di fisiokinesiterapia e le cure termali". Esclusi i farmaci - Il provvedimento ha salvato l'esenzione del ticket sui farmaci: "La norma non riguarda i tickets sui medicinali e le relative esenzioni, in quanto entrambi sono eventualmente introdotti e disciplinati dalle singole regioni". Nel ddl di riforma attualmento all'esame del Senato si legge che "La cancellazione dell'esenzione è stata decisa in ragione dell'estensione della platea dei beneficiari dei trattamenti di sostegno al reddito". In altre parole, i disoccupati sono ormai aumentati a dismisura. Pronto un emendamento - "Faremo un emendamento soppressivo e saneremo il problema presente nel ddl", ha dichiarato la senatrice del Pd, Rita Ghedini, a proposito della norma del ddl lavoro che fa saltare l'esenzione. "Non è possibile che in questa frase critica per l'occupazione - ha aggiunto - un provvedimento finalizzato a migliorare le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori possa danneggiare quelli che sono maggiormente in difficoltà e le loro famiglie".

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