In elicottero

Medevac, tre step per diventare operatori

Nato parallelamente allo sviluppo della mobilità aerea, il MEDical EVACuation vede le sue origini nel corso della Guerra di Corea (1950-1953) quando i primi elicotteri evacuavano feriti dal campo di battaglia per portarli negli ospedali da campo. 

E’ l’epoca del MASH (Mobile Army Surgical Hospital), servizio aereo-sanitario dell’US Army poi reso celebre da una longeva e popolarissima serie televisiva. 

Nell’Esercito Italiano il Medevac (leggi anche Il Casper Platoon italiano) arriva nel 2009 con l’obiettivo di garantire “il recupero/trattamento/centralizzazione del ferito nel minor tempo possibile, preservando così la golden hour, elemento imprescindibile per la sopravvivenza del paziente” spiega il 1° Luogotenente Infermiere Luigi Piscopo, Capo Sezione Medevac del Centro Addestramento dell’Aviazione Esercito (Aves) di Viterbo. 

Primi step per arrivare ad essere un operatore Medevac sono una fase e-learning di una settimana, la frequenza del Modulo aeronautico a bordo dell'aeromobile con l'equipaggio e il Modulo MEDEVAC "familiarizzazione con l’elicottero in funzione di una gestione extra ospedaliera del trauma, nell’ottica del cosiddetto “continuum of care”, in un contesto sicuro e simulato critico" spiega il Luogotenente. 

Foto: recupero con elicottero AB205. Foto repertorio EI antecedente emergenza Covid