Cerca
Logo
Cerca
+

Dal “pignolo”, allo “snob”, al “fedelissimo”: 10 modi per eludere la Magna Quaestio su papa Ratzinger

Andrea Cionci
Andrea Cionci

Storico dell'arte, giornalista e scrittore, si occupa di storia, archeologia e religione. Cultore di opera lirica, ideatore del metodo “Mimerito” sperimentato dal Miur e promotore del progetto di risonanza internazionale “Plinio”, è stato reporter dall'Afghanistan e dall'Himalaya. Ha appena pubblicato il romanzo "Eugénie" (Bibliotheka). Ricercatore del bello, del sano e del vero – per quanto scomodi - vive una relazione complicata con l'Italia che ama alla follia sebbene, non di rado, gli spezzi il cuore

Vai al blog
  • a
  • a
  • a

Nell’articolo di ieri QUI c’è stato un piccolo lapsus: avevamo scritto che il “pro multis” che papa Benedetto voleva far tradurre letteralmente – senza riuscirvi per mancanza di sufficiente potere giuridico -  era contenuto nel Pater Noster, invece che nel canone della Messa. Abbiamo cercato di correggere immediatamente la svista, ma per un disguido tecnico è rimasta visibile per qualche ora. Così, su Twitter avevamo dichiarato l’errata corrige facendo una scommessa: “Vedrete che si attaccheranno a questo?”. E, infatti, sui social non sono mancati un paio di commenti del genere: “Uno che fa un simile errore figuriamoci se può trattare di argomenti così importanti”.  Ecco fatto.

Il gustoso episodio ci offre l’occasione di elencare alcune delle principali tecniche di ELUSIONE DIALETTICA della Magna Quaestio, ovvero, se Benedetto ha abdicato o no e se pertanto Francesco è, o no, un antipapa. Tutti gli altri dibattiti, capirete bene che diventano secondari, come avevamo scritto QUI . A cosa serve lamentarsi di Francesco senza prima verificare se è il legittimo papa? Sarebbe un po’ come se dei gioiellieri discutessero animatamente dei difetti di un diamante rifiutando di considerare una expertise che identifica il diamante come un pezzo di vetro.

Così, in questi due anni, abbiamo registrato vari tipi di reazioni ai nostri interrogativi posti in decine di articoli culminati in questa recente ricostruzione sulla Declaratio interpretata NON come RINUNCIA al papato ma come dichiarazione di “SEDE IMPEDITA” QUI     Ve li elenchiamo di seguito.

 

1) Il “cespuglio rotolante nel deserto”

Ci sono quelli che, di fronte a domande logiche, su fatti reali, semplicemente NON RISPONDONO. Silenzio assoluto. Anche se sollecitati a rendere conto delle LORO stesse affermazioni, si chiudono in un mutismo assoluto. QUI

 

2) Lo scettico ingiustificato

Altra categoria, coloro che, pur dopo aver letto attentamente i nostri documenti, articoli, ricostruzioni etc. rispondono dicendo semplicemente “Non sono d’accordo”, ma non spiegano per quale motivo. Scoglio insormontabile per questa categoria, la dimostrazione canonica dell’invalidità della presunta rinuncia di Benedetto XVI fatta dai giuristi Acosta e Sànchez QUI

 

3) Il bullo

Pioniere in questa tecnica, Avvenire che, due anni fa, ci diede gratuitamente degli “imbecilli”, guardandosi bene dall’entrare nel merito di una questione che sarebbe stata in parte sollevata, appena un anno, dopo dal Card. George Pell. Nonostante gli insulti, ci eravamo offerti di collaborare gratuitamente col quotidiano dei vescovi per far luce sulla questione. Spariti.     QUI

 

4) Il pignolo d’assalto

Di fronte a decine di articoli che mettono insieme montagne di fatti e documenti in una ricostruzione organica, c’è l’immancabile erudito che contesta il refuso, la piccola imprecisione, o la questioncella laterale per delegittimare l’interlocutore: “Allora, se scrivi che il Concilio di Efeso iniziò nel maggio del 431 invece che in giugno,  non ti considero proprio”.

 

5) Il detentore di palla di vetro

Poi ci sono quelli che, forse in base a poteri preternaturali o soprannaturali, riescono a leggere nella mente di papa Ratzinger, sapendo esattamente quali fossero le sue intenzioni: “Benedetto XVI non avrebbe mai fatto una cosa del genere, per questo e quest’altro motivo”, rifiutando in tal modo, a priori, l’analisi dei fatti reali. QUI

 

6) Il disattento

Questo vale soprattutto per le questioni più sottili relative al diritto canonico e ai messaggi logici che invia Papa Benedetto, come questo QUI  : la difficoltà nel concentrarsi li porta a dire: “Sì vabbé, figuriamoci, sono sottigliezze che volete vedere voi”.

 

7) Lo sprezzante

Molto frequente in una certa area politica, quello che blocca subito il discorso con la delegittimazione sulla testata: “Ah, capirai, un articolo su Libero, figuriamoci…”

 

8) Il Kamikaze

Quello che tenta una contestazione argomentata, ma poi commette una serie di drammatici autogol, uno dietro l’altro, offrendo ulteriori argomentazioni e documenti alla controparte.

 

9) Lo snob

Tipo abbastanza frequente fra i vaticanisti, uno che “si annoia della solita querelle munus/ministerium” e risponde: “Scusami, ho cose più interessanti di cui occuparmi”. QUI  Un po’ come se un inviato a Londra si disinteressasse di una feroce guerra sulla legittima successione al trono di Elisabetta II.

 

10 ) Il fedelissimo

Quello che si attiene ciecamente al dogma:  “il papa è uno, ed E’ CHIARO che è Francesco”.   QUI  Dominato da una fedeltà cieca, pronta e assoluta a Bergoglio,  il fedelissimo, anche di fronte ai documenti più evidenti continuerebbe a rifiutare qualsiasi tipo di approccio critico alla questione.

 

Ripetiamo: per un civile scambio di idee, ci sono delle regole oggettive che afferiscono alla Dialettica e alla Logica. Quindi, ben vengano tutte le contestazioni, purché poste nel merito, e a condizione che offrano una spiegazione alternativa e organizzata, capace di rispondere in modo diverso a TUTTI gli interrogativi, canonici e indiziari.

Dai blog