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Sì: papa Francesco è regnante e Benedetto XVI è l'emerito. Esercizio in Codice Ratzinger

Andrea Cionci
Andrea Cionci

Storico dell'arte, giornalista e scrittore, si occupa di storia, archeologia e religione. Cultore di opera lirica, ideatore del metodo “Mimerito” sperimentato dal Miur e promotore del progetto di risonanza internazionale “Plinio”, è stato reporter dall'Afghanistan e dall'Himalaya. Ha appena pubblicato il romanzo "Eugénie" (Bibliotheka). Ricercatore del bello, del sano e del vero – per quanto scomodi - vive una relazione complicata con l'Italia che ama alla follia sebbene, non di rado, gli spezzi il cuore

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Alla fine ci siamo convinti e possiamo affermare in piena consapevolezza  che quanto segue è verità.

Papa Benedetto, nel 2013, ha liberamente rinunciato al suo ministero e oggi è, senza alcun dubbio, il papa emerito. Nessuno lo ha mai costretto a compiere questo passo, ci ha pensato a lungo e lo ha fatto in piena consapevolezza. Chi dice che la rinuncia è stata forzata dice un’assurdità. E’ vero che veste ancor oggi di bianco come il papa - lì per lì non aveva un altro abito - ma porta comunque la veste bianca senza due accessori, (la fascia e la mentelletta) in modo che si riconosca il suo nuovo status.

Papa Francesco è oggi l’unico papa regnante. E’ un uomo che ha una grande attenzione verso gli altri, dice esattamente “questo si fa, questo non si fa”; ha una profonda preparazione personale teologica e quando ha salutato tutti dal balcone del Palazzo apostolico ha conquistato  subito l’amore e la simpatia dei credenti. Papa Benedetto nutre una sincera amicizia personale per Francesco, prega per lui, per il suo ministero, e gli vuole davvero bene.

Benedetto XVI, del resto, nel 2013 non aveva più le forze per portare avanti il suo ministero e nessuno può mettere in dubbio che egli, oggi, non sia più il papa regnante. Benedetto XVI non è più il pontefice sommo, ma è stato molto contento quando i cardinali hanno scelto Bergoglio, perché questi sarà un cooperatore della verità, proprio come nel motto ratzingeriano.

E’ vero che oggi ci sono due successori di san Pietro viventi, ma uno è attivo e l’altro contemplativo. Comunque il papa è uno solo e sbaglia chi sostiene il contrario.

Siete scioccati? Pensate che l’autore di “Codice Ratzinger” QUI abbia fatto anche lui completa retromarcia, magari folgorato sulla via di Santa Marta?

Nient’affatto: si tratta di un piccolo esercizio dimostrativo di scrittura in Codice Ratzinger per dire la verità a chi ha orecchie per intendere. Naturalmente abbiamo attinto a piene mani da quanto già dichiarato dal Santo Padre Benedetto XVI e lo abbiamo rielaborato autonomamente in mezza pagina.

Ora vedrete come quella che vi sembra, a una prima lettura, una resa definitiva nei confronti della narrativa bergogliana, dice la più assoluta verità, ma è il contrario di quello che si possa pensare.

Di seguito, la stessa dichiarazione, con qualche specificazione in più.

Papa Benedetto, nel 2013, ha liberamente rinunciato al suo ministero-ministerium, (e non al ministero-munus) cosa che lo mandava in sede impedita, ed oggi resta, senza alcun dubbio, il papa emerito, cioè colui che merita di essere papa, che ne ha il diritto: l’insigne, il degno, il papa per eccellenza, anche se privo del potere pratico.

Nessuno lo ha mai costretto a compiere questo passo, (il ritiro in sede impedita), mentre invece lo volevano far abdicare a tutti i costi. Ci ha pensato a lungo, era un passo difficile, ma necessario per purificare la Chiesa. Chi dice che la rinuncia è stata forzata dice un’assurdità, in quanto qualsiasi rinuncia, per definizione, non può che essere volontaria: in questo caso la sua rinuncia al ministerium, che lo ha mandato in sede impedita. E’ vero che Benedetto veste ancor oggi di bianco: lì per lì non aveva un altro abito perché non esiste una veste da papa impedito, ma porta comunque la veste bianca diversa da quella classica da papa, senza due accessori, in modo che si riconosca il suo nuovo status di papa impedito.

Papa Francesco è oggi l’unico papa regnante, sebbene abusivo: infatti, per via della sede impedita e della conseguente usurpazione del trono petrino, oggi abbiamo due papi, uno legittimo-contemplativo (Benedetto) e uno illegittimo attivo, (Bergoglio) che sta regnando.

Francesco è un uomo che ha una grande attenzione verso gli altri, cattura facilmente il consenso, è molto dirigista, dice esattamente “questo si fa, questo non si fa”. Ha una profonda preparazione teologica personale, - cioè tutta sua, non cattolica - e quando ha salutato la folla  dal balcone del Palazzo apostolico ha conquistato  subito l’amore e la simpatia dei credenti, ingraziandoseli col suo facile pauperismo demagogico. Papa Benedetto nutre una sincera amicizia personale per Francesco: è solo sua, personale, monodirezionale, non corrisposta. Prega per Bergoglio, perché si salvi l’anima, per il suo ministero episcopale, quello di Buenos Aires, lasciato abbandonato a se stesso dopo che è diventato antipapa. Gli vuole davvero bene, come Cristo con Giuda, e spera fino all’ultimo che si salvi l’anima.

Benedetto, del resto, nel 2013 non aveva più le forze per portare avanti il suo ministero-ministerium, dato che tutti gli remavano contro  e nessuno può mettere in dubbio che egli, oggi, non sia più il papa regnante, trovandosi in sede impedita. Benedetto non è più il pontefice sommo, perché c’è un l’altro papa – illegittimo – in un posto più importante e alto del suo, ma è stato molto contento quando i cardinali, in un conclave illegittimo convocato a papa non abdicatario, hanno scelto Bergoglio, in quanto questi si rivela palesemente per quello che NON è. Si vede lontano un miglio che non è né papa, né cattolico.

Bergoglio, al di là della sua volontà, è anch’egli un cooperatore della verità, proprio come nel motto ratzingeriano, in quanto il suo smascheramento rivelerà verità di fede essenziali: il terzo Segreto di Fatima, l’art. 675 del Catechismo e così via.

Comunque il papa è oggi uno solo, Benedetto, perché egli non ha mai abdicato, e sbaglia chi sostiene il contrario, cioè che Bergoglio sia il papa legittimo.

Capite? Nulla è come appare.

Tuttavia, quanto scritto nella prima versione è assolutamente corretto e sottoscrivibile.  

Non perdetevi questo evento millenario, non date per scontato un santo, un genio, un papa gigantesco che è ancora in mezzo a noi.

Siate vigili e, se siete cattolici, rimanete in comunione con papa Benedetto.

Ecclesiastici: datevi una scrollata.  Il papa è uno solo. LUI. Benedetto XVI. E ha bisogno di voi.

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