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Per il biologo siamo "scimmie egoiste" e dobbiamo morire: l'animalismo militante ai tempi del coronavirus

Andrea Tempestini
Andrea Tempestini

Milanese convinto, classe 1986, a "Libero" dal 2010, vicedirettore e digital editor. Il mio sogno frustrato è l'Nba. Adoro Vespe, gatti, negroni e mr. Panofsky.

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"La pandemia dice del nostro egoismo nelle relazioni con gli animali, se è vero, come sembra, che sia nata in Cina, in uno di quei mercati in cui si vendono animali vivi, e c'è contatto con essi"
(Nicholas P. Money, Il Giornale)

Non parla né Greta Thunberg, né Buddha, né il Dalai Lama. La frase appartiene a Nicholas P. Money, professore di Biologia e direttore del Western Program alla Miami University di Oxford. Insomma, mica pizza e fichi. Il soggetto, per certo autorevole, definisce gli uomini "scimmie egoiste" (e ci può stare) e aggiunge che "ci autodistruggeremo" (e ci può stare). L'estinzione, però, può aspettare: non ora, non per il coronavirus. Epperò, sul coronavirus, ci spiega che "la pandemia è legata alla sovrappopolazione". Quindi argomenta correlando l'epidemia al "nostro egoismo nelle relazioni con gli animali", dunque - suppongo - agli allevamenti intensivi, al consumo di carne, allo sfruttamento del mondo animale in ogni sua declinazione. E aggiunge: "Questo dipende dal fatto che la crescita della popolazione esercita una pressione enorme sull'ambiente naturale e sulle risorse alimentari disponibili". Anche quest'ultima argomentazione può essere condivisibile, ma ciò che spiazza è provare a decifrare il pensiero del biologo nel suo insieme: da quel che ho letto e compreso, sono legittimato a pensare che a suo giudizio il coronavirus sia una sorta di reazione della "natura", o meglio del "regno animale", al nostro egoismo nelle relazioni col suddetto; egoismo che ha determinato gravi e profondi danni all'ambiente (permettetemi la sintesi brutale). Più karma che scienza, più santone che professore. 

Un biologo che correla la pandemia alle presunte responsabilità dell'essere umano nei confronti degli animali, più di centomila Greta Thunberg, mi suggerisce che l'ecologismo militante è fideismo puro. E mi fa paura quasi quanto il coronavirus, per l'occasione trasformato dal soggetto in una sorta di "vendetta del pipistrello".

Ps: la differenza tra "ecologismo" ed "ecologismo militante" è fondamentale.

Pps: amo tantissimo i gatti fatico a uccidere zanzare.

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