Anna Elisa Fontana uccisa dal compagno per un saluto

L'amore non brucia

L'amore non brucia e non uccide, eppure la storia di Anna Elisa Fontana è la storia dell'ennesimo femminicidio, stavolta commesso con la violenza distruttrice del fuoco, che non ha dato scampo a questa donna di 48 anni, mamma di 5 figli, di cui uno piccolo, ritratta nelle foto sempre con il sorriso e gli occhi luminosi di chi vive vicino al mare, a Pantelleria. Annalisa è stata ammazzata dal compagno 52enne Onofrio Bronzolino, convinto di punirla per un saluto che lei avrebbe rivolto a un altro uomo. Un compagno carnefice che non ha esitato a gettarle addosso una tanica di benzina, che non si è fermato neppure quando lei gli ha urlato: "Fermati, ma che stai facendo?", che ha tentato anche di fuggire dopo avere messo a segno il suo piano di morte e che ora rischia di rimanere cieco perché nella mattanza è rimasto ferito, ma nessuno riporterà indietro Annalisa ai suoi 5 figli, che lei aveva avuto dal marito da cui era separata da tempo. Il suo cuore si è arreso dopo due giorni di agonia in ospedale, aveva ustioni sul 70 per cento del corpo, non ha retto alla ferocia dell'aguzzino. Con Bronzolino stava da un paio d'anni. Lui faceva l'operaio, lei  era una madre premurosa e ora il suo nome si aggiunge alla lista di donne vittime per mano del marito, o del fidanzato o dell'ex nel nostro Paese. Come Manuela Bittante, 77 anni, accoltellata dal marito a Treviso, perché lei si era ammalata e lui non sopportava più questa situazione. Può essere amore dopo una vita insieme? Io credo di no. Nessuna disperazione giustifica una tale efferatezza nel colpire una donna indifesa. E dopo ogni omicidio ci si interroga sulle misure da prendere. Ma alle parole devono seguire i fatti. Invece non cambia mai (quasi) nulla.