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"8 secondi" di Lisa Iotti, viaggio nell'era della distrazione

Lucia Esposito
Lucia Esposito

Da grande volevo fare la giornalista e così, diversi anni fa, da Napoli sono arrivata a Milano per uno stage di due mesi. Non sono più tornata. Responsabile Cultura di Libero, accumulatrice seriale e compulsiva di libri e pensieri. Profondamente inquieta, alla ricerca costante di orizzonti in cui ritrovarmi (o perdermi).

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"Siete tutti perdonati" di Enrico Dal Buono (Nave di Teseo) è un viaggio nell’ipocrisia e nel perbenismo di una Milano dove nasce la prima agenzia per barboni del mondo. Il personaggio principale arriva nel capoluogo lombardo con un'idea fissa, quella di trasformare l'accattonaggio in un business. Così arruola tanti clochard e li rifornisce di coperte, stracci, scarpe rotte... l'agenzia fa soldi perché si fonda sull'esigenza diffusa di fare l'elemosina per liberare la coscienza dai sensi di colpa. Ne parlo della mia rubrica su Libero tv (clicca qui per vederla).

 8 secondi di Lisa Iotti  (Il Saggiatore) spiega come l’iperconnessione modifica il nostro cervello, quindi il nostro modo di essere. Ormai la nostra attenzione è ridotta a otto secondi, meno di quella di un pesce rosso.  La scrittrice ha intervistato i pentiti della Silicon Valley, tutti coloro che il mondo virtuale lo hanno creato e che adesso sono pentiti.  Lei non demonizza i social, cerca di capire gli effetti che hanno sul nostro cervello. Non giudica in quanto lei stessa ammette di essere dipendente dall'ultima notifica che appare sul display del cellulare. E' un saggio puntuale e scientifico ma godibile per la scrittura di Lisa Iotti che non è  mai noiosa,  anzi riesce a coinvolgere anche se tratta di temi complessi. Dopo averlo letto, il vostro rapporto con il cellulare cambierà del tutto. 

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