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Al Fuorisalone l'arte eco-concettuale con i pesci di Salvatore Bonajuto

Il design a Milano

Daniela Mastromattei
Daniela Mastromattei

Daniela Mastromattei è caposervizio di Libero, dove si occupa di attualità, costume, moda e animali. Ha cominciato a fare la giornalista al quotidiano Il Messaggero, dopo un periodo a Mediaset ha preferito tornare alla carta stampata

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Tanti stilisti nell’immenso calderone del Fuorisalone. E la gara per entrare nel mondo dell’arredo  è agguerrita più che mai.  In questi giorni non c’è angolo a Milano che non abbia la sua esposizione.   Degna di nota l’arte eco-concettuale di Salvatore Bonajuto. Sensibile alle tematiche green legate anche alla sua terra, l’artista catanese illustra il suo legame con il mondo acquatico e la fauna ittica attraverso due opere incentrate sul rapporto fra l’arte, l’acqua e la vita.  Nato e cresciuto in una città affacciata sul mare, Bonajuto ha scelto di portare nella capitale del design il suo universo elaborando una riflessione sul senso della vita sconvolta dalle ultime drammatiche vicende globali. A questo mood si ispira l’evento ribattezzato ‘Sottosopra’ previsto il 10 giugno prossimo all’interno del ristorante siciliano gourmet “Slow Sud”, a due passi dal Duomo: qui saranno esposte dieci tele dell’artista da lui realizzate per questo progetto che fornisce l’occasione anche per una mostra personale dell’artista. Fra queste saranno presentate anche le opere del ciclo “Black Tsunami” che rievoca le terre emerse e i cataclismi naturali. L’altro appuntamento denominato “Centocinquepiùuno” animerà l’area dei Navigli. Ambassador dell’Associazione ‘Riapriamo i Navigli’ l’artista allestirà un’installazione che celebra i pesci come simbolo di resurrezione e di continuità. Una serie di pesci ricreati da Bonajuto saranno appesi a dei cavi d’acciaio, mentre l’opera culmina con una carpa appesa a un amo di metallo colta quasi nell’atto di tuffarsi nell’acqua del Naviglio, prefigurando una vita ultraterrena. “Sono estremamente grato a Milano per questa meravigliosa opportunità - conclude l’artista - il mio debutto al Salone del Mobile mi offre una vetrina prestigiosa, glamour e cosmopolita che amplifica il mio messaggio conferendogli una nuova, inusitata vitalità”.

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