Uniti

Al Bano, l'unione con la Lecciso e la promessa: "Dopo il coronavirus farò una festa incredibile"

Uniti. È questa la parola d’ordine. Loredana Lecciso e Al Bano Carrisi lo sono più del solito. In uno scatto su Instagram, a Cellino, sono di spalle. Cappello d’ordinanza per Al Bano insieme alla Lecciso. Insieme, lo ricordiamo, hanno due splendidi figli: Jasmine e Bido. Carrisi ha raccontato a RTL102.5 (che sta rafforzando in questi giorni più che mai il prima della radiovisione) la sua quarantena: “Quando morirà il Coronavirus farò una grande festa”.

Poi il cantante ha svelato quello che sta provando nei giorni di reclusione forzata: “Stiamo combattendo la terza guerra mondiale, sono nato quasi alla fine della seconda, questa la vivo come la vivono in tutto il mondo: con paure e attenzioni. La mia fortuna è che circa cinquant’anni fa decisi di vivere in campagna e quella è stata veramente una scelta vincente perché al mattino posso camminare, fare il contadino e muovermi. Ma mi rendo conto di quanti italiani sono agli arresti domiciliari, devono dar sfogo alle loro fantasie, trasformare quei 100 metri quadri in qualcosa di immenso, di nuovo, raccogliere i propri affetti e viverli in prima persona quotidianamente. Io sono ora per la prima volta a contatto quotidiano dalla mattina alla sera con i miei figli. Anche l’amore si intensifica, capisci cosa vuol dire anche la quotidianità dell’amore e mi sono stupito di quanto sia bello”.

Al Bano, con oltre 500 canzoni incise, e migliaia di chilometri macinati ovunque nel mondo con i suoi concerti che registrato il tutto esaurito ha detto di aver ritrovato un po’ di felicità nelle cose di tutti i giorni a casa. “Per cinquant’anni sono stato uno zingaro per i miei viaggi mondiali, questa volta sono costretto a vivere la mia quotidianità - ha detto Al Bano. La paura c’è, stai molto attento agli incontri, anche se devo spostarmi. Quando morirà quel maledetto virus farò una festa incredibile”. Alla fine conclude dicendo: “Sto scoprendo nei libri di fotografie l’altro passato vissuto intensamente ma che non ho mai avuto tempo di visionare”.