“The Killed Radio Star”? Una bufala colossale: perché la radio non muore mai
La radio non è mai morta. Il coronavirus ha messo in ginocchio la tv con ascolti sempre più bassi e la radio - in questo periodo - ha segnato l’ennesimo gol diventando il punto di riferimento per gli italiani. Ha vinto e convinto con qualunque mezzo: FM, DAB o in sumulcast con la televisione. Insomma, la radio strizza l’occhio all’Italia. Soprattutto in queste settimane difficilissime. Lo dicono i dati della ricerca curata dall’istituto GfK - “L’ascolto della radio ai tempi del Covid-19” - commissionata da TER (Tavolo Editori Radio) che racchiude la quasi totalità delle emittenti pubbliche e private, nazionali e locali della radiofonia italiana.
Il periodo di emergenza sanitaria costringe tutti a cambiare abitudini di vita determinando effetti non trascurabili sulla mobilità in auto (il 67% della popolazione utilizza meno l’auto) e sui percorsi verso il lavoro (il 30% della popolazione non si reca più al lavoro fuori casa). Si sta a casa e si spegne la tv per accendere la radio. La ricerca, tra l’altro, parla di “accesso digitale con le nuove necessità di collegamento al mezzo radio con un incremento importante: +24% di reach e + 61% di tempo speso. La nuova domesticità plasma le modalità di ascolto della radio.
“Alla riduzione netta dell’ascolto tramite autoradio corrisponde un aumento dell’ascolto attraverso tutti gli altri device – dice Giorgio Licastro, Responsabile Area Media di GfK - non soltanto la classica radio FM, alla quale si stanno affiancando gli apparecchi DAB+, ma anche la TV, lo smartphone e il PC (con riscoperta da parte delle fasce giovanili). Crescono pure tablet e smart speaker, i quali, pur partendo da basi contenute nel periodo pre-crisi, vedono tassi di incremento analoghi a quelli degli altri device”.
Il Coronavirus cambia totalmente le nostre abitudini. In casa aumenta la presenza maschile e di donne lavoratrici. Così, sempre dai dati TER si nota che la radio resta accesa durante la lista delle attività giornaliere mentre si lavora, mentre si fa ginnastica o nei momenti di relax. Una vera compagna quarantena. Che non tradisce mai.