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"Hanno registrato le immagini con un drone", cosi hanno chiuso il Number One: lo sfogo dell'amministratrice

Francesco Fredella
Francesco Fredella

Francesco Fredella è nato nel 1984. Pugliese d'origine, ma romano d'adozione. Laureato in Lettere e filosofia a pieni voti, è giornalista professionista. Si occupa di gossip da sempre diventando un punto di riferimento nel jet-set televisivo. Collabora con Libero, Il Tempo, Nuovo (Cairo editore). E' uno degli speaker della famiglia RTL102.5, dove conduce un programma di gossip sul digital space. E' opinionista fisso di Raiuno e Pomeriggio5.

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L’urlo dei gestori delle discoteche si fa sentire. Stavolta tocca al Number One, storica realtà che esiste sul territorio di Corte Franca da ben 40 anni, fare i conti con una nuova stangata. Il Number One è un’azienda a tutti gli effetti, che esercita nella piena legalità il proprio lavoro, come tante altre realtà italiane. Ma deve fare i conti, in quest’anno orribile, con chiusure, lockdown e aperture a singhiozzo. 

Stavolta l’amministratore Tiziana Merla non ci sta dopo l’ultima multa ricevuta. “Il Number One è una realtà imprenditoriale importante, ha dipendenti che hanno solo questo lavoro ed è giusto che si tutelino tali lavoratori, in quanto non esistono lavoratori di primo e secondo grado, solo perché lavorano per un ‘azienda che si occupa di somministrazione e divertimento. Ripeto,è un azienda a tutti gli effetti, senza sconti fiscali”, racconta Merla. 

“Per il comune di Corte Franca il Number One è una tra le risorse più importanti che apporta nelle loro casse più di 70 mila euro ogni anno, proventi dei quali, mi auguro, l’amministrazione usi per i benefici del territorio e di conseguenza dei propri cittadini. Ed è giusto che si sappiano queste cose, visto che c’è ancora qualcuno che, sicuramente, si lamenterà della musica che può arrivare nelle case solo nel breve periodo estivo e in modo lieve, visto che la proprietà del Number One ha fatto costruire (a proprie spese) l’insonorizzazione per contrastare il suono. Ma poi, di cosa stiamo parlando? Il number One è nato prima di tante case, se ti compri una casa vicino all’aeroporto e tutti i giorni ti passano gli aerei sopra la testa, non chiudono certo l’aeroporto”,
continua.

Il Number One, proprio per i suoi immensi spazi, può essere considerato un locale super sicuro, all’eventuale evacuazione delle persone ed infatti in 40 anni non si sono mai veroficati episodi dove veniva messa in discussione la sicurezza dei clienti. “Credo sia una buona cosa e alla fine il Number ha dovuto fare i conti nel tempo con varie chiusure che gli sono state date negli anni, poi vinte per non aver commesso  il fatto, sempre a causa di clienti irresponsabili - che tra l’altro venivano tempestivamente assistiti a volte nemmeno fatti entrare nel locale”, racconta l’amministrtrice.

Che rincara la dose cosi: “Il number One accoglie la gioventù di oggi, che si trova nelle piazze, nei bar e nelle scuole: la società di oggi non deve essere un pretesto per fermare un’azienda rendendola responsabile di ciò che fanno poche persone. Ovvio che noi ci tuteliamo e tuteliamo al massimo i clienti lì dove la cosa possa essere evidente, ma se non lo è non siamo certo veggenti”.


Ma il 14 agosto il Number One subisce una chiusura. Come racconta l’amministratrice, tutto sarebbe accaduto dopo un controllo per mezzo di un drone (telecamera aerea). La Merla è stanca ed affida a Libero il suo grido d’allarme. “Quello che è accaduto sabato 14 agosto, per l’ennesima volta, ha dell’inverosimile. La gente in fila al bar con la mascherina, accessi controllati -  visto che non si sono presentati ufficialmente come ne avrebbero avuto diritto - si sono avvalsi di un drone registrando immagini alquanto irrilevanti per una chiusura, in quanto, quella parte estiva è coperta da un telo. E mi chiedo: a sto punto spiegatemi voi cosa hanno visto per arrivare a far chiudere? Gli effetti luce? Qualcuno proibisce d’usarli?  La musica più alta? Qualcuno proibisce di emetterla?
Abbiamo la licenza di somministrazione? Si!
Quindi somministriamo, come somministrano in tutte le piazze e non. Al banco bar, si può consumare, la norma dice che è vietato ballare. E al Number One, non si balla! Punto”, racconta la Merla.


Un breve rewind. Il Number One subisce una rivoluzione dopo il Covid e come tanti locali deve fare i conti con la crisi. “Abbiamo tolto le piste da ballo, mettendo tutti posti a sedere, vari box per le compagnie, i ragazzi non hanno il loro spazio per ballare, bensì salotti e se stanno in piedi ed ogni tanto alzano un braccio, questo non è certo ballare, ma sopratutto non è diverso da quello che succede in tutte le piazze d’Italia”, tuona l’amministratrice. “Il Number ha sacrificato il proprio normale introito limitando gli ingressi”. Un calo drastico: sempre la Merla racconta che il Number ha l’autorizzazione dalla commissione di pubblico spettacolo per accogliere ben 5000 persone nell’estivo. “Non ne usiamo nemmeno 1/3 per scelta nonostante, basta guardarsi intorno, tutti usino al massimo le capienze”, denuncia. “Da noi si entra solo con biglietto acquistato on line e con prenotazione per i tavoli attraverso il nostro canale Infoline”. 

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