Complimenti per la trasmissione

Se la Lollo in pretura sembra Maga Magò (e la puntata sparisce da Rai Play)

Francesco Specchia

L’idea è quella di uno scontro epico fra Maga Magò e Perry Mason. C’è qualcosa di inquietante nelle smorfie, nei gesti, nella testa cotonata piegata come un pinnacolo al vento dell’ira di Gina Lollobrigida. A 92 anni la Lollo è riapparsa in tv. Ma non in un’intervista morbida dalla D’Urso o dalla Venier. No, la Bersagliera era lì, davanti alla telecamera di Un giorno in pretura di Roberta Petrelluzzi (Raitre, domenica prime time), parecchio esagitata perché non si capacitava della mitragliata di domande fattele dal pretore, in riferimento alla causa che ella stessa aveva intentato contro l’imprenditore catalano Francisco Rigau.

Rigau è un pennellone mite, non pare un fulmine di guerra; ex fidanzato di 24 anni più giovane della divina, è accusato dalla stessa di essere “una persona ignobile, che potrebbe avermi sposata per procura a Barcellona, in Spagna, a mia insaputa e senza il mio consenso, allo scopo di ereditare i miei beni dopo la mia morte. L’ho scoperto assieme al mio agente, su Internet”. Ora, se essersi sposati per procura - come fece Sofia Loren- fa figo, il “matrimonio a sua insaputa” è una fattispecie giuridica bizzarra ancorchè interessante. Da cui lo spettatore ha tratto varie conclusioni. La prima è che Rigau l’aciendero stanco, un signore descritto come abbordatore seriale di vegliarde, si è rivelato di un’ingenuità cinematografica (ha perfino estratto come prova d’amore un gioiello donato alla divina, ma che curiosamente custodiva lui), mentre il suo avvocato sudava per non trasformare dati fattuali in farsa. La seconda conclusione è che gli stessi avvocati coinvolti in tv erano entrati nel ruolo di protagonisti di Forum. E la terza è che la Lollo, alla faccia dell’età, è una iena; e quando s’incazza, con quell’inflessione da fattucchiera del monte Calvo, be’ non ce n’è per nessuno. Forse neanche per la realtà dei fatti. Rigau è stato assolto.

Ma forse è per evitare d’insistere sull’immagine di una Lollo tutt’altro che sottomessa anzi dispotica tra legati miliardari e presunte truffe, che sul sito di Rai Play (l’ha scoperto Clarissa Valia per Tpi) il processo è misteriosamente sparito. E Un giorno in pretura si basa sul principio dell’udienza pubblica. Mi rifiuto di pensare che la Lollo – non nuova all’ansia da toy boys- abbia usato la sua influenza per non essere ripresa dal suo lato migliore…