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Caterina Collovati e le responsabilità del gossip in tv

A Tv8 lo scazzo tra Francesca Barra e la conduttrice sulla responsabilità della cronaca rosa

Francesco Specchia
Francesco Specchia

Francesco Specchia, fiorentino di nascita, veronese d'adozione, ha una laurea in legge, una specializzazione in comunicazioni di massa e una antropologia criminale (ma non gli sono servite a nulla); a Libero si occupa prevalentemente di politica, tv e mass media. Si vanta di aver lavorato, tra gli altri, per Indro Montanelli alla Voce e per Albino Longhi all'Arena di Verona. Collabora con il TgCom e Radio Monte Carlo, ha scritto e condotto programmi televisivi, tra cui i talk show politici "Iceberg", "Alias" con Franco Debenedetti e "Versus", primo esperimento di talk show interattivo con i social network. Vive una perenne e macerante schizofrenia: ha lavorato per la satira e scritto vari saggi tra cui "Diario inedito del Grande Fratello" (Gremese) e "Gli Inaffondabili" (Marsilio), "Giulio Andreotti-Parola di Giulio" (Aliberti), ed è direttore della collana Mediamursia. Tifa Fiorentina, e non è mai riuscito ad entrare in una lobby, che fosse una...

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 Collovati vs Barra Foto:  Collovati vs Barra
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Caterina Cimmino Collovati è una piacevole e piacente conduttrice tv, alla bisogna rocciosa almeno quanto il marito -Fulvio, indimenticato stopper della nostra adolescenza- nel commentare la cronaca. E’ un’opinionista puntuale di talk, straordinariamente a suo agio negli anfratti della cronaca sia sulle tv locali (Detto da voi, Telelombardia) che sui network nazionali. Ed è soprattutto madre di due ragazze brave e ben educate.

Magari Caterina è di piglio focoso, afferra le parole per il collo, ma non le ho mai sentito dire una frase sghemba o fuori posto. E infatti sottoscrivo la sua polemica con la collega Francesca Barra, la quale ospite di Ogni Mattina (Tv8) con Adriana Volpe e Alessio Viola, criticava le colate di gossip che farciscono le cronache rosa illuminate tra i flirt di Belen o le corna di De Martino e Alessia Marcuzzi, decretandole come diseducative per i nostri figli. Collovati ha subito rimpallato: “Penso che i media abbiano tutto il diritto di fare cronaca, raccontare fatti, fare, in altre parole, il proprio mestiere. La tutela dei minori in questo caso dipende da chi li mette al mondo. Il gossip fa parte della popolarità - conclude - ed è un prezzo che sovente si è felici di pagare pur fingendo fastidio. Vecchio stratagemma quello di colpevolizzare i giornalisti”. Che è l’esatto pensiero del re del giornalismo gossipparo, il compianto Sandro Mayer; il quale, a sua volta, l’aveva elaborato attraverso gli omerici narratori dell’Hollywood Babilonia, a partire da Louella Parson. Per cucinare del buon pettegolezzo bisogna essere davvero bravi, ma a darti la materia prima sono, di riffa o di raffa, sempre i diretti interessati, specie dalla tv e dai profili social (come quelli della Barra, per dire). Ed è banale dire che la cosa nulla ha a che vedere con i figli; spetta ai genitori avvolgerli nel campo di forza. In tanti anni non ho mai saputo nemmeno dell’esistenza del figlio di Barbara D’Urso. Ovviamente qui lo scazzo resta circoscritto a due brave giornaliste. Ma è emblematico di come l’aria fritta sia ancora materiale da programma mattutino. Che però pare non funzioni. Al di là dagli stracci volati a distanza tra la Volpe e Magalli (la prossima volta, meglio una telefonata), Ogni mattina fa lo 0,8% di share media. Il problema non sono i conduttori, ma la formula: si sentiva davvero il bisogno di un programma del genere, la copia di mille racconti?...

 

 

 

 

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