"The great Wall", il miglior regista cinese con il budget più alto mai avuto

Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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THE GREAT WALL
Con Matt Damon,  Willem Dafoe e Pedro Pascal. Regia di Zhang Yimou.Produzione Cina 2016. Durata:  1 ora e 43 minuti. Tv, Italia 1 ore 21.20

LA TRAMA
Il great wall  è la grande muraglia cinese, scoperta per l'Occidente da Marco Polo. Costruita per impedire le invasioni, secondo una leggenda fu nel Medioevo l'estremo baluardo contro i Taotie mostruose creature che ogni 60 anni aggredivano l'impero. Qui a contrastarli arriva  un esercito di famosi guerrieri chiamati l'Ordine senza nome. Che nel 1400 sempre secondo la leggenda ebbero il valido supporto di un gruppo di mercenari occidentali , infallibili arcieri.

PERCHÈ VEDERLO
Perché conferma la fama di Zhang Yimou forse il miglior regista cinese in attività (uno che fa bene tutto, dalla commedia al melodramma  al kolossal). Qui alle prese con il budget più alto mai stanziato per un film cinese, non ha tremato. Le battaglie sono splendide, il finale lo dovrebbero mandare a memoria tutti i registi di film d'azione. Particolare non secondario. Questo enorme macchinone non è nemmeno lungo. Appena cento minuti. Tra le sue molte qualità, Zhang ha anche quella di non farsi prendere dalla megalomania