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"Man in the dark", uno dei migliori horror dell'ultimo decennio: 90 minuti di pura tensione

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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MAN IN THE DARK
Rai4 ore 21.25. Con Stephen Lang, Jane Levy e Dylan Minnette.  Regia di Fede Alvarez. Produzione USA 2016. Durata: 1 ora e 28 minuti

LA TRAMA
Tre ragazzacci (due maschi e una femmina) si dedicano ai furti negli appartamenti nell'intento di fare abbastanza soldi e trasferirsi sulla costa Ovest. Un colpo a prima vista sembra facilissimo. Una casa isolata. Un solo abitante, anziano e cieco. Una passeggiata. E invece l'occupante  si rivela tutt'altro che indifeso. Tosto (nonostante l'infermità) feroce, psicopatico, ha presto il sopravvento sui tre stupidotti che si trovano  prigionieri tra le mura domestiche (dove il vecchio pur non vedente si muove meglio di loro).

PERCHE' VEDERLO
Perché è uno dei migliori horror  usciti nell'ultimo decennio. Fatto con pochi soldi riesce a mettere in quei novanta minuti  scarsi abbastanza occasioni di suspense da riempire tre film (come le case da paura,  l'habitat ristretto che diventa prigione, il ribaltamento dei ruoli). Stephen Lang ha dovuto arrivare a 60 anni per avere un ruolo degno di lui.

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