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"The hurt locker", il primato di Kathryn Bigelow: la più cazzuta di Hollywood

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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THE HURT LOCKER
Raimovie, ore 21.10. Con Jeremy Renner, Ralph Fiennes, Guy Pearce. Regia di  Kathryn Bigelow. Produzione USA 2008.  Durata: 2 ore e 11 minuti

LA TRAMA
In Iraq una squadra  di artificieri americani è addetta al ritrovamento  e alla disattivazione degli esplosivi. E' una scommessa quotidiana  colla morte, non sempre vinta. Il comandante del gruppo avrebbe la possibilità  di interrompere  questo gioco mortale.  Torna in America, lo aspetta  un congedo con tutti gli onori. Ma lui decide di tornare a scovare le mine. L'esaltazione dell'adrenalina  è ormai una droga. Ha preso il sopravvento sull'istinto di conservazione.

PERCHÈ VEDERLO
Perché è una nuova prova del primato di Kathryn Bigelow come regista più cazzuta di Hollywood (l'aveva già dimostrato in "Point break"). Qui prendendo lo spunto da un reportage di Mark Boal afferra lo spettatore e non lo molla. Non teme di mostrare  i suoi eroi come drogati del rischio. Anzi quasi è un invito a drogarsi.

 

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